e fu in quel giorno a primavera che scelsi il ramo di pesco
Cadevano l'ore e ti toccai con mano tesa
arrivando al limbo tuo con occhio di mente
con seni di labbra a te protesi
e mi liberai del manto
mi liberasti contandomi le dita
nella penombra d'un indice curvo
Furono lampi a premere il tempo
vocali a rasentarmi il collo
nell'inatteso incastro di consonante ai denti
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