per me è passata la poesia delle belle parole, dell'invenzione e della musica (anche se mi capita spesso, in quello che scrivo di rileggere metrica: è automatica, evidentemente). è il momento di non nascondermi più dietro tutti quei veli. la tecnica l'ho pienamente acquisita, tanto che fino a pochissimo tempo fa, definivo tutta la mia poetica precedente "solo esercizio", nemmeno "coesia" immagina.
Falkenna, 02/07/2020 14:53:
Certe poesie sono pugnali
che tu affondi in profondità
questo vorrei fare sempre, in ogni ambito, partendo sempre da un vissuto molto banale e comune per arrivare alla pugnalata (come dici tu) finale. per me spesso ancora una riflessione. devo scrollarmi di dosso ancor troppo pudore. la strada è lunga, come cominciassi adesso
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)