Alessandro1921, 20/12/2020 14:31:
Silenziosamente spolverando sul New England,
sedendosi su timpani e coprendo architravi,
rivestire l'asfalto di parcheggi e piazze
risoluto nell'annunciare gli affari dell'inverno,
avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
congelando i cuori incuranti della ragione,
volteggiando oltre la banderuola e il campanile,
silenziosamente alla deriva dai rami alle persone -
fiocchi di neve - folletti bianchi - danzano la danza della noncuranza.
Quello che una volta era un crepacuore ora sembra quasi calmante:
immagini spente da un velo transitorio,
spettri di giorni su una giostra.
Perseguitato da loro, da un'eco tenue e ostinata
di una beghina, un LP disco in vinile,
Sento i passi e il volteggiare in una cadenza,
fantasma di tenerezza - che svanisce malinconicamente.
Qui preferisco la seconda strofa, nelle parti evidenziate;
la prima strofa, invece, la trovo appesantita da troppi verbi al gerundio.
Però riesci comunque a creare un'atmosfera con belle immagini; ed anche la trasformazione dell'emozionalità con il passare del tempo, è ben accostata ai fiocchi bianche che danzano "la noncuranza".
Buona notte.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)