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29/03/2007 22:17 | |
(a Matteo e al grande dolore che ci ha regalato)
non c’è un porto, né una stazione
dove atterrare di testa
al sibilo teso di una fuga di gas
solo una fontana secca a novembre
la preghiera non aspetta il giro
che si chiude con lo stridere dei freni
né gli occhi del bambino, a rendere
estremi di primavera
si recita tra le divise indifferenti
che piombano i sigilli alle mete
e la fontana si fa grolla
al sangue, prima della neve
daniela
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08/05/2007 14:54 | |
Ci sono avvenimenti che segnano le nostre vite per sempre.
A volte questi sono lieti altri tragici. In ogni caso dopo ciascuno di essi ci accorgiamo che qualcosa è cambiato, che il segno degli eventi ci è rimasto dentro.
Leggo in questa poesia di filodiseta la cronaca di un distacco, l'improvvisa ed incidentale perdita di un amico.
Credo sia molto difficile, in poesia, riuscire a descrivere un fatto di cronaca, i particolari e gli attori dello stesso in maniera da superare gli schemi della notizia in se, sublimare le emozioni e fonderle con le percezioni visive ed uditive senza cadere preda dell'enfasi.
Io credo che filodiseta in questa sua poesia ci sia riuscita, per questo voglio riportarla alla vostra attenzione alla quale, peraltro, non credo sia sfuggita.
Leonardo
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| | | | Post: 58 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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01/11/2007 11:41 | |
Oggi il mio grazie a Matteo, perchè il suo ricordo è sempre
daniela
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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06/11/2007 10:16 | |
Mi piace riportare in alto questa stupenda poesia di Daniela, lo faccio in contemporanea a quella di te verde (donne), mi piace sottolineare la diversità di linguaggio e la compostezza dei versi di entrambe.
Tutte e due prendono spunto da fatti di cronaca e procedono fra i versi con una capacità davvero impressionante di coinvolgimento.
Ho già commentato dal punto di vista dei contenuti questa di filodiseta, ma vorrei sottolineare qui la diversità della tecnica adottata. L’una (te verde) immediata, quasi istintiva, oserei dire naif nelle tonalità di colore utilizzate; l’altra (filodiseta) ricercata, elegante nel suo scrivere, non meno istintiva ma più raffinata (non sto dicendo che il modo di poetare di te verde sia rozzo).
Ci sono eleganze diversissime in queste due poesie, ma entrambe hanno il pregio ineguagliabile di condurre il lettore verso il cuore, ed in un epoca in cui la riflessione sugli avvenimenti è scomparsa dalla nostra vita, soppiantata da politica e lotta per la sopravvivenza, bisogna dare atto che ritrovare il cuore e la capacità di commuoversi è una eventualità che nessuno di noi più contempla nel suo quotidiano.
el greco
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| | | | Post: 77 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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07/11/2007 09:57 | |
el_greco, 06/11/2007 10.16:
Mi piace riportare in alto questa stupenda poesia di Daniela, lo faccio in contemporanea a quella di te verde (donne), mi piace sottolineare la diversità di linguaggio e la compostezza dei versi di entrambe.
Tutte e due prendono spunto da fatti di cronaca e procedono fra i versi con una capacità davvero impressionante di coinvolgimento.
Ho già commentato dal punto di vista dei contenuti questa di filodiseta, ma vorrei sottolineare qui la diversità della tecnica adottata. L’una (te verde) immediata, quasi istintiva, oserei dire naif nelle tonalità di colore utilizzate; l’altra (filodiseta) ricercata, elegante nel suo scrivere, non meno istintiva ma più raffinata (non sto dicendo che il modo di poetare di te verde sia rozzo).
Ci sono eleganze diversissime in queste due poesie, ma entrambe hanno il pregio ineguagliabile di condurre il lettore verso il cuore, ed in un epoca in cui la riflessione sugli avvenimenti è scomparsa dalla nostra vita, soppiantata da politica e lotta per la sopravvivenza, bisogna dare atto che ritrovare il cuore e la capacità di commuoversi è una eventualità che nessuno di noi più contempla nel suo quotidiano.
el greco
Molto, molto apprezzato il tuo modo di mettere in parallelo una mia poesia, con una di Sandra, che è un'autrice che stimo moltissimo.
Solo una puntualizzazione, che devo soprattutto fare per il ricordo di Matteo. Questa mia è ispirata a un fatto, prima ancora che diventasse cronaca. L'auto di Matteo fece un volo di 4metri, dopo avere tranciato il condotto esterno del gas. Il sibilo fu talmente forte, che i miei suoceri non sentirono neppure l'impatto della macchina contro la casa, il crollo di una vetrata, né il conseguente atterraggio vicino alla fontana del giardino, sulla quale il corpo di Matteo venne catapultato. Sono felice di esserci stata, in quel giardino dove solo qualche anno prima, giocavano i bambini della famiglia. Sono felice di essergli stata accanto, pensando alla sorte dei ragazzi che muoiono come lui, tra l'indifferena delle divise
La sorella è stata avvisata dopo tre-ore-tre dall'accaduto. E Matteo è morto a un kilometro e mezzo da casa, in quella che un giorno sarà la mia casa. Tu lo sai Leonardo, sai anche chi era Matteo per me. Come fa ad andarmi via dalla testa una cosa così, come fa?
Il giorno dopo nevicava...
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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07/11/2007 10:40 | |
é una fitta, un ricordo come pochi...
un abbraccio,
Anna
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08/11/2007 13:33 | |
Sono molte le volte che la poesia cerca di fondersi con l'attualità, ma sono poche quelle che riesce realmente a far vivere la drammaticità degli eventi in chi legge. In questi versi, complice la bravura di filodiseta e la sua grande capacità di plasmare le parole, la poesia si assurge a mezzo con il quale chi legge resta intrappolato in una dimensione extra corporea, dove la materialità svanisce e le emozioni sono l'unico segno tangibile dell'esistenza.
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13/11/2007 21:17 | |
sono versi che colpiscono la mia estrema sensibilità, leggere poi i particolari mi ha ha fatto rabbrividire...
ti ho letta Filo e ti ho sentita...
un abbraccio
Francesca
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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