Non so se questo è il tuo modo consueto di fare poesia, ma mi piace.
La sensazione che ne traspare è di un atto di accusa contro un certo modo domestico di concepire la donna.
Sono tre i testi che hai pubblicato, ed in tutti si respira un atmosfera greve, fatta di soprusi, di affetti non ricambiati, di una voglia d’amore che muore in gola davanti alla ottusità ed alla ignoranza.
In questo testo alcune cose non mi piacciono completamente. Mi sono soffermato su quello “
sgravi” all’inizio del primo verso. Devo dire che ho due sensazioni: con la prima lo trovo perfetto per un testo così “forte” nei contenuti e non avrei usato altro termine, con l’altra ho come la sensazione sia troppo forzato e che il rimanente del testo non ne abbia bisogno.
Anche quel “
tracannato” non mi convince molto, anche se non nego la valenza maggiore rispetto ad un semplice “bere”.
Molto azzeccata trovo l’espressione
creta fra i tuoi palmi
dilato il ventre
alla ricerca della metà mancante
mentre suggestivo è quel “sola” fra le due interlinee. Più di così non potevi rendere l’idea.
Un applauso per la chiusa
e torno ad essere l’altra metà del tuo bicchiere
quella vuota
Che trovo il completamento perfetto di un testo apprezzabile.
Spero di leggerti ancora
Leonardo