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11/06/2007 11:16 | |
Parlavo dell’entrata che a me piace molto in quanto si accentra sulla percezione tattile del corpo che s’immerge nell’ambiente naturale, anche se la sua corsa è ivi diretta alla cattura….
Ma la cattura della lucertola è in genere di breve durata, poi la si lascia libera,
oppure nel sadismo infantile che ricordo condotto con gli amici mirava al possesso ….fino alle sue estreme conseguenze…
Se mi vedessi
nelle giornate estive
col piede torto a rincorrere lucertole
quando lo zenith è solo un passaggio
curvo nel mio cielo in embrione
e scivola sulla pelle
-increspata quasi fosse pagina
di un diario d’altri tempi -
stravagante vecchio
affannare lungo pendii
-non c’è fune di salvataggio-
aggrappato all’ultimo filo di senno
cordone ombelicale di giochi clandestini
affermeresti anche tu che sono matto,
così, senza obbligo di catene a bordo,
chiuderesti anche l’uscio dei rimpianti.
qui la bilancerei tra considerazioni e stati percettivi, riprendendo il tema della percettività (come nell’es riportato sotto) riflessa questa volta su di lei; oppure riducendone la portata
eppure a me piace
rincorrere a piedi scalzi le lucertole
catturarle come potrei catturare anche te
incresparti i tuoi capelli il sabato sera
......
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