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08/11/2007 09:41 | |
Davvero belli questi versi. Un amore caratterizzato da un desiderio di tenerezza che si scontra con i troppi "no".
Trovo originale il contrasto tra l'oggetto inanimato (ippopotamo)capace di sentimenti e l'insensibilità della persona amata che si trasforma a sua volta (nella metafora della sedia chiusa) in un oggetto che finita la sua funzione è da riporre altrove.
Mi piace anche la rappresentazione (che quì è indicata, metaforicamente e con intelligenza, dallo scodinzolio del cane) dell'incapacità di assumere, davanti all'evento di un abbandono, una lucidità totale ed il distacco necessario .
Una sola cosa non capisco, ma è cosa da poco:
il perchè dell'inciso nel verso - i tuoi no-
credo che i trattini possano essere eliminati, per il resto trovo sia un buon testo.
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