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15/11/2007 14:02 | |
notte senza luna
nella mente
un’eclisse
un fiore
un silenzio
un solco
una stella
un fardello
un salmo
un ricordo
un fuoco
una goccia
un chiodo
-ci appendo i sogni
di domani-
È questo lo scheletro del mio testo, l’anafora dell’articolo nei versi diventano lampi di un pensiero/percorso, è definire il singolo, definire la sorgente unica un/una/uno=MIA, dalla mia mente… è un album di immagini/chiodo/oggetto selciato di una strada…
È un concentrare, un implodere il pensiero in un singolo…
Che poi si trasforma nel plurale dei sogni…
Come dire, è un codice di appartenenza…
In altra versione che è nel web, scrivo lo stesso testo con maggiori legami tra i versi e le strofe..
Ha un ritmo più completo, e più armonioso….
Ma qui, sapendo la qualità dell’osservazione e la predisposizione all’analisi curata, ho voluto proporre quella legata più al mio ansioso e inquieto pensare…
E quindi mi pongo nella lettura critica e severa, di cui IO, e di cui tutti noi, abbiamo bisogno…
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