giusto ieri, sotto a questa poesia, mi ero cimentata in un lungo post... poi puf! sparito
bene
cercherò di riprendere il discorso
Ho letto tutte le tue e trovo sempre molte immagini interessanti ma non sempre rese con la giusta forma e intensità perchè non è solo l'uso di una parola forte o intensa, delicata o lieve che la rende così ma l'insieme delle parole e della forma, come questa si esalta o nasconde nei versi.
Ad esempio questa poesia scritta con il verso breve io la vedrei meglio con il verso lungo:
Mani d'argilla modellano crampi
d'attesa, piccoli rimorsi
scarnificano violenti letarghi.
Questa stupida ansia infartuata
da acredine accende la miccia:
esplodo in stuoli di coralli.
per continuare nell'esempio trovo molti termini d'effetto (che già altri hanno notato) e tutto rende la poesia - a mio avviso - un po' pesante (crampi, scarnificano, infartuata, acredine...)
Il lavoro che bisogna compiere (che mi è stato insegnato un anno fa quando ho iniziato a pubblicare) è di ascolto della poesia che è dentro di noi: occorre pazienza e tempo e tanto esercizio. Dobbiamo scrivere e non aver paura, sperimentare (Daniela e Leonardo sanno quanto sono stata criticata nella mia ricerca che comunque continua), allargare il nostro stile e leggere, leggere tanto...
Questo mi sentivo di dirti con assoluta sincerità e affetto proprio perché qualcuna (e anche qualcun altro
), un anno fa
, è stata così sincera e critica con me...
Anna