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17/11/2007 23:19 | |
la mia lettura è molto più "umana"...direi che tramite allegorie e matafore, l'autore ha voluto trasferire in immagini di colori di suoni...una serie di sensazioni, che un musicista vive nel momento del suonare..
è una attimo orgasmico...estatico...che avvicina al cielo..
questo senso di spazio geomoetrico e temporale...da un senso di immortalità..
quell'iimortalità che può avere solo la musica come quella di Mozart..
uno stile molto originale, e condivisibile....la scelta della ripetizione anaforica "la pianista" può sembrare una forzatura...
e secondo me lo è..
ma è anche un modo per "riportare" nelle giusta posizione...ovvero "riportare sulla terra"...un volo che verso dopo verso...si elevava troppo...e si perdeva in voli pindarici...
un richiamo...alla realtà...
un resettaggio....del delirio... |
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