Ci ho pensato a lungo e vi propongo una rivisitazione della seconda parte, oltre ad alcune della prima dove mi sono accorto che una modifica avrebbe reso più scorrevole il testo.
ATTO PRIMO
Dillo alla tua amica che non ho polveri
sotto la destra del letto
ma notti di lavande
parlale del divieto al termine
di un impatto fra due vite
che precedevano le file parallele
chiedile se ha ancora dita chiare di sera
alla penombra del portone dove
nascondevamo copule clandestine
e chi intravide un tragitto fra le dune e il mare
dopo aver congedato scelte
per il grigio dei suoi occhi
e adesso
ATTO SECONDO
colleziono punti al setto nasale
e pensieri, a pendolo,
dai pantaloni sul sofà
a quell’amore a medio termine
abbandonato come un maglione logoro,
mentre ascolto
ventitrè rintocchi a mezzanotte
infrangersi sulla tastiera
e parole
dure
come pane raffermo.
[Modificato da el_greco 26/11/2007 11:56]