Quelle sillabe
che invocano i cinque sapori
nel canto dell'arcobaleno
pronuncia di un'aria zuccherina
o di fumo partorito dalla mente
imbevuto di assenzio
E' il tuo nome
che mi lega alle pareti della notte
a cercare il destino
incide il nuoto tra le lenzuola
con la prima dell'alfabeto fino
all'ultima vocale
Pelle che non si può gestire,
sei viscere muta
che incrosta il mio sole
Francesca
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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