Viaggi

mi allontanai, intorno al 43° parallelo
con l’orizzonte appeso
su un pentagramma carminio

adesso il giorno simula la notte
e le ore intonano la stessa nota
da un quarto all’una

tingo i capelli per soffocarne il grido,
e, ridestandomi,
mi accorgo di esser calvo.










Siate buoni, ho perso un po' la mano

Ottima

Complimenti a te

è vero, si perde la mano se non si scrive, soffrendone anche non trovando il tempo per farlo. Hai lo stesso scritto una poesia migliore di chi sforna cose a raffica, seguendo sempre il solito clichet ('desso che tu sai il francese mi correggi ), come quelli che fanno i quadretti da vendere alle fiere. Per me, questo tuo scritto è importante innanzitutto, per la tua presenza qui sul forum. Si sa che quando si è costretti a lunghe assenze, fa poi strano riconquistare spazi si sono, a malincuore, messi da parte. Accidenti, oggi vengo da una lunghissima mail, molto sofferta che ho scritto. e c'ho ancora un po' la testa là. Poi ti dirò. ahahahahhaha, ricordi che già parlammo dei paralleli. io seppi di essere al 45°, quando mio zio, lo zio preferito, mi regalò il mappamondo e me lo segno con quelle sue mani che non ho mai dimenticato. Mi diceva, vedi, noi siamo qui. E questo è il primo bel ricordo che mi suscita la tua poesia. Pooooooooooooooooi vediamo. Il pentagramma carminio mi fa un po' pensare ai disegni di.... (uffff avevo anche messo il titolo a due poesie che pubblicai ai tempi in officina)... sìsìsìsìs, i disegni di Avisse, che sono un po' troppo costruiti sul fantasy romantico e io, non sono né pro né contro, perché scrissi qualcosa su quelle atmosfere e qualcosa invece fuori (fuori dai sogni di Avisse) in cui temevo di dover riconoscere qualcuno all'obitorio... vedi, altro ricordo: il potere della poesia.
Poi dopo la stessa intonazione di nota per segnare l'una e un quarto di giorno e di notte. questa la trovo molto bella ( a parte i quarto d'ora che fa sempre comodo ) ci trovo qualcosa di metafisivo... guarda lascio l'errore, Dà il senso del tempo fermo, o meglio quasi che noi ci fermiamo di fronte al tempo, come lo scompenso del fuso orario... che proprio d'à l'idea delle lunghe percorrenze (ahahahha ma come scrivo. Intanto so che poi tu ci ridi) si chiama non mi ricordo vabbé dai quello che non succede in un solo quarto d'ora Ho perso il filo
Poi quella dei capelli è il massimo. ti ha già procurato fastidi altrove la tua calvizie, se non ricordo male. Comunque sempre complimenti per la tua autoironia. Chi vuoi che se ne accorga: chi ce la farà mai a vederti in testa, alto come sei

perdona sto commento semiserio, ma avevo troppo bisogno di scherzare anche un po'



A prestissimo, no

bentornato

e poi questa poesia mi sembra ben costruita per... prenderci e prendersi un po' in giro

mi piace la seconda strofa, confonde, fa riflettere sul tempo e le cose, quanto si può essere diversi in un quarto d'ora (quante cose possono cambiare in pochi minuti)

ecco, spero che tu rimanga, almeno un po'...

Anna