Febbre

Il passato precipitò nel nulla
sto attraversando un ponte
nel nel nulla mi riporterà

così cerco la mia musica, l'illusione
cerco la regina dell'immaginazione
tu sei la tortura che mi da piacere
la mia dolce e amara ossessione

e brucia un fuoco dentro di me
che pareva spento
nuvole di fumo salgono al cielo
liberando il pianto

Nell'animo ingrigito e rassegnato
si nasconde come uno sbaglio
la volontà perduta

così cerco sorrisi nella foschia
foto e scritture per soffrire di nostalgia
tu sei il pensiero che mi fa male
la mia inutile e sconosciuta poesia

sentirò un fuoco dentro di me
sciogliere il ghiaccio
che avevo in petto
per trasformarlo in lacrime


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Mi specchio. Quante volte mi fa soffrire "la mia inutile e sconosciuta poesia" . MOLTO BELLA

lo sai quanto sono impotente di fronte ai tuoi versi ma in questa trovo una rassegnazione che fa davvero male...

Nell'animo ingrigito e rassegnato
si nasconde come uno sbaglio
la volontà perduta

però i versi sono ottimi hai descritto molto bene il malessere.


Anna

Grazie Anna, Grazie Maschere
Felicissimo per la vostra lettura e commenti

ciao caro elfo nero,pur se un pò triste
la tua poesia mi piace.
il pianto è un riflesso dell'anima,
le lacrime sono le nostre compagne
e ci liberano da ciò che abbiamo dentro
che ci fa soffrire
un saluto giuliana

madrenaturag@alice.it, 29/09/2008 16.11:

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ciao caro elfo nero,pur se un pò triste
la tua poesia mi piace.
il pianto è un riflesso dell'anima,
le lacrime sono le nostre compagne
e ci liberano da ciò che abbiamo dentro
che ci fa soffrire
un saluto giuliana

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Grazie mille Giuliana per il tuo sentito commento

Sono intrisi di tristezza questi versi, è vero, ma quanta sensazioni conosciute ci trovo dentro, quanti patimenti e quante ribellioni.

questa poesia ha lo stesso canto di una che hai postato di recente presso un altro forum ed ho letto qualche ora fa e, come questa mi ha fatto soffrire ma mi piace.

Complimenti Elfo

Al