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06/08/2008 15:37 | |
E’ il sale a dirci la profondità
del taglio, la lunga strada
della sorgente
tra lingue di neve offerte
alla pazzia delle stagioni
che non sanno della penitenza
della polvere
confinata nella purezza
di un grido
l’affondo cauto del cielo
tra le geometrie dei moli.
Sarà il passo fluviale della resa
a tracciare la rotta
dei canali, il mareggio lunare
prima dell’onda
poi, naufraghi persi
tra la risacca leggera di un bacio
saremo l’umido approdo del legno
prima del tocco delle maree.
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| | | | Post: 396 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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09/08/2008 08:14 | |
Quasi il cerchio della vita in questa tua, attraverso il corso del tuo elemento preferito, l'acqua. e quel descrivere geometrie, come ti è congeniale.
eppoi sono felice per tutto il resto che mi hai detto. su come quel pomeriggio qui con noi ti abbia dato ispirazione per rivedere quello che non ti convinceva, e realizzare una poesia talmente bella.
Un abbraccio
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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09/08/2008 12:24 | |
beh! è talmente bella che non saprei che dire, quasi incute timore a parlarne...
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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12/08/2008 22:39 | |
Mi ci sento troppo dentro in questa poesia e a parlarne mi viene un nodo in gola
tuttavia non riesco a capirne perchè.
Fra le poesie più belle degli ultimi anni.
Grazie
Al |
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04/09/2008 12:53 | |
ringrazio di cuore chi si è avvicinato a questa poesia...
un bacio a tutti voi,
Anna
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04/09/2008 23:20 | |
l'ho letta più volte per cercare di entrarci dentro, di trovare un filo conduttore che forse solo tu riesci a rintraccciare... mi è piaciuta molto, perchè trasmette una serie di emozioni quasi contrastanti tra loro, sarà forse il subbuglio che lascia un bacio, o non so... è malinconica e gioiosa a un tempo, brucia, come il sale nelle ferite (bellissima immagine, che amo molto), come la resa molle del canale con l'acqua al molo, è pura e piena di vita in quel bacio, nel salire di marea... |
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25/09/2008 16:37 | |
apassoleggero, 06/08/2008 15.37:
E’ il sale a dirci la profondità
del taglio, la lunga strada
della sorgente
tra lingue di neve offerte
alla pazzia delle stagioni
che non sanno della penitenza
della polvere
confinata nella purezza
di un grido
l’affondo cauto del cielo
tra le geometrie dei moli.
Sarà il passo fluviale della resa
a tracciare la rotta
dei canali, il mareggio lunare
prima dell’onda
poi, naufraghi persi
tra la risacca leggera di un bacio
saremo l’umido approdo del legno
prima del tocco delle maree.
Per me questa poesia contiene una religiosità profonda. Dovrei analizzarla attentamente. Eppure il tempo c'è stato. L'idea più forte è quella del Battesimo messa in relazione a quella della Morte. Non vado oltre per ora. Vorrei il "la" dell'autrice, perché potrei essere sulla strada sbagliata. |
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25/09/2008 17:14 | |
maschere, 25/09/2008 16.37:
Per me questa poesia contiene una religiosità profonda. Dovrei analizzarla attentamente. Eppure il tempo c'è stato. L'idea più forte è quella del Battesimo messa in relazione a quella della Morte. Non vado oltre per ora. Vorrei il "la" dell'autrice, perché potrei essere sulla strada sbagliata.
gentilissima Maschere, hai il mio "la" per continuare la tua interessante ed appropriata analisi
mi scuso con tutti per la prolungata assenza... tornerò presto soprattutto per commentare un po'.
Anna
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27/09/2008 10:13 | |
attendo lo slancio e torno presto a farti il mio commento |
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27/09/2008 23:35 | |
Credo proprio che Maschere abbia centrato in pieno. Adesso capisco meglio il mio turbamento nel leggere la tua poesia cara Anna, perche dentro c'è una passione che non è certo una passione fisica.
E' qualcosa che va verso un Cristo molto meno uomo e più divinità,
il medium per eccellenza. Nelle tue parole aleggia un'indefinita
sensazione che si muove nel ristretto spazio di un dormiveglia spirituale, ma spesso è la solitudine o l'assenza di un essenziale
che ci pone in queste riflessioni.
Aspetto l'opinione di Maschere, mi piace definire bene questa cosa.
Abbraccio
Al |
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28/09/2008 15:23 | |
la mia amica Daniela potrebbe darvi una mano... lei è abituata ai miei giochi di doppia lettura
Mi preme dire una cosa: quando scrivo non è che sempre bene in mente cosa so scrivendo, di chi, e perchè... è un impulso, forte, di mettere su carta i miei pensieri, ciò che in quel momento "vedo" senza saperne la ragione.
Poi c'è il momento della rilettura, del senso che si svela, del sistemare le parole.
Questo per dirvi che mi piace quando fate una lettura dei miei scritti ed è sempre una scoperta vedere quello che ci leggete voi.
Al, t'abbraccio...
Anna
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| | | | Post: 538 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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28/09/2008 18:54 | |
Anna come si fa a non dare doppia tripla lettura ai tuoi testi, che sono sempre specchi d'acqua, dove le immagini riflesse e quelle ricercate in profondità riservano ogni volta significari nuovi, per noi, per te. E' l'acqua che unita alla tua indiscussa bravura, fa questa magia
Ma maschere , quando ritroverà lo slancio, sono curiosissima anch'io della sua interpretazione....
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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07/10/2008 09:30 | |
Ebbene, eccomi qui percorsa da vena mistica, per lasciare il commento che ti avevo anticipato.
Tutta un’immersione è questa poesia, come assurgesse dalle falde (nascita) ed avesse come guida il sale per arrivare all’approdo del legno (morte corporale) e alle maree (unione con lo spirito). E' questo percorso nell’acqua fluviale (dolce) che mi ha riportato al Battesimo in associazione con la Morte nell'approdo alle maree.
Ma voglio presentarti la mia analisi lasciandomi guidare dal "sale", che tu stessa, nell'attacco segnali come fautore della traccia da percorrere fin dalla nascita (sorgente).
E per questo ricorro alle parole del Vangelo. Il sale ci indirizza alla vita, come Gesù dettò ai suoi discepoli per chiarire la missione che dovevano svolgere: essere sale.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli (Matteo 5, 13-16).
E la prima strofa è la sintesi di questi versetti di Matteo:
Voi siete il sale della terra;?
E’ il sale a dirci la profondità
del taglio, la lunga strada
della sorgente
ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato
A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
tra lingue di neve offerte
alla pazzia delle stagioni
che non sanno della penitenza
della polvere
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. (vedo azzeccato il simbolo dei moli come incastro intercambiabile tra apertura e chiusura, principio e fine, quindi luogo ideale per collocare la lucerna, che tu rappresenti con l'affondo della luce del cielo)
l’affondo cauto del cielo
tra le geometrie dei moli.
Ed ecco, dal Battesimo alla Morte nella seconda strofa c’è la vita tutta, dove il primo è simboleggiato dal passo fluviale, che rende (da resa) pronti a seguire la rotta del sale e della luce,
Sarà il passo fluviale della resa
a tracciare la rotta
dei canali, il mareggio lunare
prima dell’onda
con quello che si perde per la strada tra inettitudini, tradimenti (il bacio ne è il simbolo per eccellenza nel vangelo) e poi pentimenti (a risacca)
poi, naufraghi persi
tra la risacca leggera di un bacio
e ancora al sale, alle maree, dove la morte assurge a sacramento non simboleggiato dall’olio, ma dall’acqua come lo stesso battesimo, ma acqua di sale. Ancora sale a guidare la nostra permanenza nell’altra vita.
saremo l’umido approdo del legno
prima del tocco delle maree.
E il cerchio si chiude come il ciclo vitale e si apre il grandangolo dell'eterno
Rido solo perché l'interpretazione dei tuoi versi potrebbe essere ben altra Ma questo fu lo slancio, e slancio fu ...
baci
[Modificato da maschere 07/10/2008 09:50] |
| | | | Post: 604 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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07/10/2008 10:58 | |
Cara Anna, maschere, per me ha fatto centro.
Posso solo dirti che ci sono persone che non hanno bisogno nemmeno di leggerlo il Vangelo, perché da quando sono nate, ce l'hanno dentro. Tu sei una persona di quelle, Anna. Lo puoi leggere solo per mettere a fuoco quello che hai già in te.
daniela
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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07/10/2008 19:07 | |
maschere e filo, non pensavo a tutto questo quando stavo scrivendo questa poesia che nasce da un input di passione e amore... chissà poi che via ha preso e come ha voluto manifestarsi in più strati anche questa... ah, benedetta poesia! altro che mistero, qua mi scopre tutta anche quando non vorrei
Sai Maschere che quel brano di Vangelo è tra i miei preferiti? Non ho mai nascosto la mia Fede ma non amo parlarne... e non sai Daniela come mi commuove il tuo ultimo intervento perchè credo che la testimonianza sia ciò che fa valere ciò in cui credi.
Dal profondo del cuore un abbraccio a tutti voi.
Anna
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07/10/2008 19:40 | |
Ecco svelato il turbamento.
Quindi secondo l'opinione di Maschere, non mi sbagliavo quando pensavo ad una passione non fisica e ad un Cristo che finisce di essere Uomo per divenire completamente Divinità o, perlomeno, non ero distante. E tu, Anna, quella passione e quel Cristo, li hai dentro, nelle viscere, come giustamente dice Daniela e come ci spiega Maschere
Grazie Maschere per questo commento per me, e vedo anche per altri, chiarificatore e, soprattutto grazie ad Anna per averci dato, con la sua poesia, l'opportunità di parlarne.
Un abbraccio a tutti
Al |
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