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06/08/2008 15:37 | |
E’ il sale a dirci la profondità
del taglio, la lunga strada
della sorgente
tra lingue di neve offerte
alla pazzia delle stagioni
che non sanno della penitenza
della polvere
confinata nella purezza
di un grido
l’affondo cauto del cielo
tra le geometrie dei moli.
Sarà il passo fluviale della resa
a tracciare la rotta
dei canali, il mareggio lunare
prima dell’onda
poi, naufraghi persi
tra la risacca leggera di un bacio
saremo l’umido approdo del legno
prima del tocco delle maree.
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