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27/09/2008 23:35 | |
Credo proprio che Maschere abbia centrato in pieno. Adesso capisco meglio il mio turbamento nel leggere la tua poesia cara Anna, perche dentro c'è una passione che non è certo una passione fisica.
E' qualcosa che va verso un Cristo molto meno uomo e più divinità,
il medium per eccellenza. Nelle tue parole aleggia un'indefinita
sensazione che si muove nel ristretto spazio di un dormiveglia spirituale, ma spesso è la solitudine o l'assenza di un essenziale
che ci pone in queste riflessioni.
Aspetto l'opinione di Maschere, mi piace definire bene questa cosa.
Abbraccio
Al |
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