* SETTE TAVOLE DI ABETE, LUNGHEZZA 3.5 METRI
* QUATTRO TUBI INNOCENTI DIAMETRO 4 CENTIMETRI
* QUATTRO GIUNTI A INCASTRO CON VITE
* CAVI DI ACCIAIO DI LUNGHEZZA VARIABILE CON MOSCHETTONI ALL'ESTREMITÀ
* ANELLI DI RACCORDO IN ACCIAIO
* CINQUE COPPIE DI MICROCELLULE CHE AMPLIFICANO I SUONI
* DUE NEON DI LUMINOSITÀ INSTABILE
* DUE SEDIE QUALUNQUE MA UGUALI
* CEMENTO IN POLVERE
* SOLFATO DI RAME IN SCAGLIE
materiali della struttura sospesa al centro della stanza con sopra due attori instabili.
Non ci sono personaggi né interpretazioni; su di una sospensione fisica restano voci e movimenti organizzati. Afasia momentanea.
Un cortocircuito del pensiero, casellatura filosofica continuamente corretta, parole che si sciolgono una sull'altra.
Uno spettacolo che si sforza di non esserci, immerso nel lampo stroboscopico e nei suoni artificiali delle voci.
Amras è la malattia inconoscibile, come la vita. Con l'equilibrio totalmente disturbato fino alla morte di K.; poi la pace e la calma della casa nel bosco.
La ricerca del linguaggio meno doloroso possibile dove non si tratta di interpretare in modo "semplice" o "interiore", ma di non interpretare in assoluto. La frammentazione indispensabile per non essere rappresentazione; vedere gli esseri e le cose nelle loro parti separabili; isolare queste parti, renderle indipendenti per dare loro nuova dipendenza.
copincollato spudoratamente da AMRAS
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud)