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20/09/2008 12:47 | |
siedono i gradini
a riposare la salita
e tu dove ti perdi
quando sbricioli coriandoli
e ti nascondi
nelle pieghe delle dita?
nella luce che mi chiude gli occhi
il calore delle mani
-soffiami le ciglia-
ricomponiti in nugoli di zucchero
e cannella
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23/09/2008 12:14 | |
Mi piace e mi avvolge. La prima strofa è molto , molto bella e mi trasmette l'immagine di un lontano presente.
Interessante la surreale richiesta di ricomposizione in nuguli
Ti abbraccio grande Roberta
Al |
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24/09/2008 10:44 | |
in fondo è un po' tutta surreale...
grazie Al!
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25/09/2008 16:26 | |
Eh sì, una sorta di fotogrammi a gambero, dove l'intero si ricompone dai frammenti. Mi ricorda una sensazione quello scaldarli tra le mani e l'esortazione a diventare qualcosa di aromatico, di dolce. La senzazione di avere un sogno alle spalle. Immagina una casa in costruzione, ancora senza pareti. Ti affacci alla finestra e pensi che tutto dietro di te si realizzi un un battere di ciglio. Che voltandoti troverai lo stesso equilibrio compositivo della natura che vedi fuori, nel cuore di una casa perfetta. |
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