A chi appartiene quel colore rosso
che tinge il cielo quando il sole muore?
Forse allo stormo d’anitre che migra,
al vento forse, o forse alla marea
che pertinace invade l’arenile.
Quel rosso effimero si muta in rosa
ed accarezza, mentre si contrae,
l’onda dubbiosa; poi si frammenta
in piccole monete che il sole spende
per placare il mare. L’ombra disgiunge
il giorno dalla sera. Tacciono i cori
fuggono le voci, tutto s’attenua: è pace.
Vernazza, 2 settembre 1993[Modificato da Benito Ciarlo 26/09/2008 17:26]
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