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28/09/2008 17:57 | |
una preposizione semplice
a volte gli occhi
cercano il buio
metto le mani davanti
per respirare un pò
lasciando tutta questa luce
che corrode dentro
così non penso
e la testa non gira
certi giorni
è difficile anche esistere
ma si rimane qua
come un mercoledì
in mezzo alla settimana
una congiunzione
una preposizione semplice
un cervo in corso d'Augusto
alle otto di sera
cino720 |
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| | | | Post: 540 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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29/09/2008 01:04 | |
Perdona, ma voglio riportare uno stralcio di quello che abbiamo scritto in altra sede della tua poesia, un po' perché non vada perso e e poi perché solo tu, con la tue parole sai spiegare così bene. E ti dirò che sono contenta che abbiamo bene interpretato il tuo intento poetico quando Francesca e io abbiamo dato più interpretazioni ad una delle tue poesie.
Allora lo stralcio.
(dico io): "Trovo che la tua sintesi sia solo nella pianta della poesia, ma che i significati si sviluppino in strati verticali. Come i piani di un palazzo, insomma, o come i sapori di un millefoglie" da distinguere a uno, a uno.
(dici tu): "Per quanto riguarda il mio scrivere, penso anche io che le mie cose siano solo fondamenta, dove ognuno possa poi costruirsi il proprio palazzo, preferisco far lavorare il lettore, piuttosto che consegnargli la casa chiavi in mano. Quello che mi interessa sono solo le sensazioni primordiali che spingono al verso, l'attimo seguente è già tardi".
E' tutto per sta sera. E' possibile che torni sulla poesia, ma a mente più lucida. Ti abbraccio
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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30/09/2008 11:52 | |
si, e vero tu Cino ci metti lo stato d'animo, sembri descrivere l'attimo, poi resta a noi (lettori) decidere quale momento prendere e indossare queste parole -semplici- ma dense di significato.
Sembra facile lettura, ma non lo è quando c'è la sostanza!
un abbraccio
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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07/10/2008 21:54 | |
ho sempre pensato che la poesia di Cino fosse una poesia d'accenni, un lieve manifestarsi che lasciasse poi al lettore il pieno svolgimento e compimento
Le tue parole, il tuo creare immagini hanno una potenza, una forza tutta loro come quel mercoledì di questa poesia dove ognuno può farlo suo come meglio crede.
E ' sempre un piacere incontrarti...
Anna
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10/10/2008 17:37 | |
che posso dire? se non ringraziarvi per le vostre parole?
le vostre testimonianze mi rendono felice.
un bacio a tutte e tre :)e tu Daniela non devi scusarti
per aver riportato degli stralci della nostra conversazione scritta.
Tutto ciò che può servire per conoscere e approfondire i testi
va benissimo. A volte, provo a scrivere, cercando di sviluppare maggiormente i concetti, ma rileggendo mi accorgo, che perdo
il contatto col sentimento primario che volevo esprimere e non mi riconosco nello scritto e perdo anche il filo del discorso.
Credo che ci voglia tanta scrittura, tanto esercizio e autodisciplina, per impossessarsi della poesia, intesa come strumento di comunicazione,
o per farsi possedere da essa, o al limite entrambe le cose :)
Per ora, i miei scritti peccano molto, tanto che spesso rileggendo cose
un pò datate, mi verrebbe voglia di limare e anche cambiare, ma alla fine rinuncio perchè penso che forse erano giusti in quel contesto e in quel periodo in cui sono stati scritti. E' un pò come nella vita,
quando alla luce dell'esperienza, alcune cose si rifarebbero in modo diverso, ma a diociotto anni forse, è giusto farle in quel modo.
Ho anche tentato in alcune poesie di scrivere in modo un pò diverso
dal mio solito e istintivo, vi metto qui un esempio e poi magari se volete mi dite cosa ne pensate.
ciao, cino
ricominciare
calata è l'àncora
tra le scapole della villa
in questo mare di creta
son onde ferme i solchi e le piote
vi naviga dentro
il pensiero mio popolato d'ali
lasciando le resta nella mia roggia
ed è un piccolo molo
quello che scorgo
un lume quasi spento, un ramo
dove posare un filo di paglia
il primo
confidando le spalle alla terra
come ribaltata zolla
cino720
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12/10/2008 22:09 | |
Cosa ne penso?
Io la trovo un piccolo capolavoro!
non riesco a trovare niente su cui obiettare forse sulle piote ma solo perchè non so cosa siano andrò ad informarmi.
E' magnifica Cino, completa ed io la chiamo poesia con tutti gli attributi.
Per quanto riguarda la preposizione semplice la percepisco come una serie di introduzioni a discorsi molto ampi che lasciano all'immaginazione tanto spazio. E' vero sembrano le fondamenta di un palazzo e per i piani dobbiamo pensarci noi. Mi piace e tanto perche parti dal dettaglio per arrivare all'intero (cribbio questo mi pare di averlo già detto. Mah) però cosi mi sembra e mi ci trovo bene perche è un pò la mia filosofia.
Complimenti davvero
Al |
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