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04/10/2008 20:29 | |
La notte gira molle
attraverso il mio silenzio
corpo di sabbia
dalle penombre insignificanti
goccia indefinita |
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13/11/2008 10:52 | |
La notte gira molle
attraverso il mio silenzio
corpo di sabbia
dalle penombre insignificanti
goccia indefinita.
Notte troppo notte
non più guerriera |
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13/11/2008 15:59 | |
Notte di sale,
di si bemolle indorpiditi
di piccole vendette
a ritmi alterni
cullate sotto sguardi
di occhi alieni.
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13/11/2008 17:02 | |
Ah... drappi di notti cadute
svolazzanti di piccoli veli
fantasmi, stipiti fissi
al simbionte centrale del buio
Allunghiamoci i lati al tramonto
per questo avanzare di noia
ho volutamente allargato il verso per dare un tono più malinconico.[Modificato da al_qantar 13/11/2008 17:03] |
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13/11/2008 17:09 | |
no, non va bene, forse è meglio così
Ah... drappi caduti
schermaglie
di veli fantasmi,
stipiti fissi al simbionte
centrale del buio
Allunghiamoci i lati
al tramonto
per questo avanzare
di noie
che dici? |
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13/11/2008 20:47 | |
stendiamoci
a mo' d'orizzonte
e appendiamo
le storie
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13/11/2008 21:55 | |
come panni fradici di sale
ad indurirsi d'ali e tralicci
mentre sale il sole a destra
minaccioso
ad asciugarci l'ultimo verso.
[Modificato da Rebby. 13/11/2008 21:55] |
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14/11/2008 07:41 | |
e stringi, stringi le tue mani
attorno alla notte che mi resta in gola
per metà tua d'assorbirmi al silenzio
e infradiciarmi al sale, poi
a manette in piedi ad allungare
[Modificato da fil0diseta 02/11/2017 15:27] _______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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14/11/2008 11:52 | |
Notti da pugni sulla schiena
ad alitare si incastrati
a reti d'imbarazzo
Notti da spiegare il fragore
d'amore che proviene dal basso
e giocare coi fili sul tetto
Notti da arsenale sempre pieno
e mano pronta a cambiare il
destino di chi non torna il giorno
Notte, amante, presente e mai ferma
notte di chi cerca e mai trova
di ossessi e preghiere, di dolori
e miserie di chi scrive e sente,
di chi osserva e si rifugia tra
le ombre di una notte troppo buia
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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15/11/2008 11:58 | |
e qui dovrei rispondere cara Fra
però, un pò spiazzato ti chiedo tempo. |
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15/11/2008 14:15 | |
Quando vuoi...
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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15/11/2008 16:33 | |
notti di bombe sparate sulle teste
notti di sibili e deflagrazioni in atto
e il roboante alone della luna
notti che spezzano le mani
i fiati stretti nell'ultimo
respiro, lacrime perse -da non poter
più bere- notti colate alle pareti
tende di buio sugli occhi e minareti
tra le costole dei vinti
(a chi sotto le bombe diventa un numero da cancellare)
scusate l'intromissione triste, ma gli arsenali di francesca mi hanno... fatto pensare... |
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15/11/2008 20:03 | |
Francesca, se fossi un uomo ti sposerei!
Ma che capolavoro diversi ci hai appena sfornati??????
Stupendi: giuro, mi fanno impazzire.
Adoro il tuo scrivere.Chimi conosce sa che io dico sempre solo cio' che penso veramente e, per quelli che ancora non lo sanno, da ora in poi ne sono informati.
Bellissima cartella, bellissime persone.
Felicissima.
Reb |
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18/11/2008 19:23 | |
Rebby., 15/11/2008 20.03:
Francesca, se fossi un uomo ti sposerei!
Ma che capolavoro diversi ci hai appena sfornati??????
Stupendi: giuro, mi fanno impazzire.
Adoro il tuo scrivere.Chimi conosce sa che io dico sempre solo cio' che penso veramente e, per quelli che ancora non lo sanno, da ora in poi ne sono informati.
Bellissima cartella, bellissime persone.
Felicissima.
Reb
Ti ringrazio, ma davvero non è nulla di che, scritta in 2 secondi leggendo i vari interventi. Baci
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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01/11/2017 16:26 | |
e prim di essa
che sfogiò la sera
ciò che si spera
caddè il tramonto
e le stelle di nessun conto
diventò oscuro il cielo.
Come or or anima mia lascia la preghiera
perché il cielo sia.
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06/11/2017 10:06 | |
RAFFAELLA(1981), 01/11/2017 16.26:
e prim di essa
che sfogiò la sera
ciò che si spera
caddè il tramonto
e le stelle di nessun conto
diventò oscuro il cielo.
Come or or anima mia lascia la preghiera
perché il cielo sia.
studio molto per riuscire a fare le orecchiette pugliesi. soprattutto perché non sono cosa mia
non come la vicina, che suonò il campanello con un piatto di dischetti malfatti di pasta, dicendo: - ecco, cosa ci vorrà mai a fare delle belle orecchiette
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