Ieri facevo la solita strada, 10 minuti di cammino per arrivare alla vesuviana. Ieri mi sentivo strana, sembravo distratta ma ero pronta all'ascolto. Mai come quel giorno, nel via vai rumoroso, mi sentivo sola. E questo parole (scritte durante il percorso -sembravo una cretina appoggiandomi ai muri per scrivere con un misero foglietto tra le mani e una penna d'occasione-) sanno un pò di "memorie".
Non so spiegartene il motivo, ma posso dirti come nascono.
Solita camminata, questa volta non ceca, osservavo un nuovo centro sportivo, ancora non aperto e pensavo che appena 2 mesi fa non c'era, io ero al bivio tra questo centro sportivo e dall'altra via uno spazio, "il vecchio mercatino" rivestito di tutto punto con immagini dei beni culturali per nascondere container.
Un tizio mi vede incuriosita, verso qualcosa che non dovrei osservare:
e mi fa:"prego"?
ed io:"le ho chiesto qualcosa? se non si può neanche guardare il nuovo governo..."
e con una smorfia me ne vado.
Arrivo alla circumvesuviana, via vai di pantaloni e puzza di creolina e mi sento ancora più sola (ho sempre pensato che questo non era il mio tempo da vivere), una pubblicità: la mucca: icona del latte, ma il sapore non è più quello originario, al posto dei cavalli le auto, sotto i lumi nessuna lucciola, di qui niente è come prima ed io -spiraglio da sola- per dire io sono la mia luce, io vivo da sola!
[Modificato da Francesca Coppola 17/10/2008 10:35]
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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