Come la luna

Sollevami
a metà come la luna

e cingimi
di pieno e di vertigine

curvami a falce
quando il corpo
imbruna

e il mio venire
è mano calda
che accarezza
il cielo.

ecco l'esempio lampante di come gli imperativi vadano a nozze con l'erotico. è perfetta questa tua poesia, dalla quale scaturisce tutta l'intimità dell'orgasmo, senza scalpore, con naturalezza, come deve essere. poi i maschietti sapranno dire meglio

(chissà vederla tradotta in lingua spagnola)

mi garba tanto la possibilità che possa venire tradotta in spagnolo,chissà quale sonorità può toccare. Ma qui doveno essere i meravigliosi traduttori che ho già visto all'opera a venirmi in aiuto,io purtroppo conosco poco e niente questa lingua che pure mi affascina molto.
grazie della lettura,Daniela cara,ero molto titubante sul postarla o meno.ma sentirmi dire da te, così duttile e stupenda in tutte le vesti poetiche nelle quali finora ti ho letta, che è perfetta, mi rincuora e mi incoraggia a sperimentare altro dal mio consueto.
ti abbraccio forte.

è lieve l'atmosfera che ricrea e potente, grazie all'uso dell'imperativo.
trovo anch'io che sia il modo ideale per la poesia erotica... ed il più naturale. infatti quelle poche che ho scritto, sono quasi tutte all'imperativo!

bella, mi è piaciuta tanto!

Levantame
a medio como la luna

y encerrame
de lleno y de vértigo

doblame a guadaña
cuando el cuerpo
se oscurece

y mi llegar
es mano caliente
que acaricia
el cielo.

A questo punto, cara ginevra, se ti farà piacere potrai inserire la tua bellissima poesia tradotta, come nuova discussione.
Come già fece AnnA con "demasiada luz"




buona giornata a te

Bella Poesia

ginevra67, 19/10/2008 10.23:

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Sollevami
a metà come la luna

e cingimi
di pieno e di vertigine

curvami a falce
quando il corpo
imbruna

e il mio venire
è mano calda
che accarezza
il cielo.

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Scinni comu risinu
sdizza a sdizza
'nta sta vucca sicca
ppi ghinchiri stu puzzu

e batti i tuoi tamburi
per scoprire la resa

Lascerò la carezza crescere
nel modulo dei girasoli
ed io, sole,
mi lascerò girare

Scinni comu risinu