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due poesie su due giornate grigie

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2008 16:03
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Post: 53
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01/11/2008 19:53
 
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ho appena scoperto che stanno benissimo col "tango" di bregovic.. se ce l'avete mettetelo..

la stanza valigia


il giorno sa di spossatezza, oggi
e il sonno perso
suona di traffico
e i sonagli
alle pareti
non hanno vento per pagare
i sogni - arrancano comici
nell'aria densa di tutto
e vuota di niente -

-------

ottobre dentro


fuori cadono vetri
non credo uscirò
stamane
c'è troppo rumore
troppo e non troverò
pazienza

nelle strade

il vento oscilla tra i cavi
-foglie d'autunno, da chissà dove-
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Post: 730
Amministratore forum
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02/11/2008 09:30
 
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ascoltato il tango, ma mi hanno toccata anche altri pezzi dello stesso autore. magari uno lo pubblico sulla tubteca di Calliope. Riguardo a quello scambio che mi dicevi, potrai pubblicare lì la musica per me e io quella per te. che dici? Poi mi istriuresti per il passo successivo...

Allora per te, voglio aprire il giorno con un sorriso [SM=g27985]


fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
(Antonin Artaud) 
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Post: 184
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02/11/2008 10:41
 
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come mi piacciono!!!
questi die testi che sembrano quasi scritti per le mie giornate di malumore...

accomunate dal rumore, il rumore del traffico per strada che sposta l'obiettivo dal dentro al fuori, il rumore della folla-formica che avanza senza guardare, nella noncuranza.

per la prima poesia, mi piace molto l'immagine dei sonagli senza vento, per la seconda "non troverò pazienza nelle strade", sarà forse perchè mi appartengono un po'.

ascolterò il tango [SM=g27988]
Email Scheda Utente
Post: 69
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02/11/2008 12:47
 
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Poesia urbana, pregna del grigiore non solo interno, quello dell'animo intristito, ma anche esterno, quello delle strade, del traffico, dei cavi e del vetro. In particolare mi colpisce la seconda, con quella chiusura fulminante:

il vento oscilla tra i cavi
-foglie d'autunno, da chissà dove-

Quest'immagine sembra quasi riproporre in chiave moderna il rigore e la precisione dell'haiku. Ha inoltre un vago senso onirico che a mio avviso la rende molto affascinante. Riuscitissime [SM=g27985]

"Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
("Ci sono molti modi", Afterhours)
Email Scheda Utente
Post: 222
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02/11/2008 16:03
 
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Bei testi e bella la definizione di Antonio "poesia urbana".
Mi piace l'indefinito spazio della seconda, c'è un "fuori" che non ti aggrada e che ti conferma la pace e la pazienza che puoi avere "dentro" visto che non si riesce a stabilire nemmeno da che parte arriva l'autunno.
Nella prima, sento la noia, lo sconforto di chi sta per scrivere "Ottobre dentro".

Ciao Francesco
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