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03/11/2008 00:44 | |
se mi appoggio
indolente
al decoro di questa vita
mi restano solo le scorie
di versi zittiti
come residui del mio vagare
nell'ignoto
oltre la salvezza
dell'anima
non voglio per me
l'eclissi di libertà
ne' la cura infetta
del perbenismo idiota
combatto
forse è inutile
in epoche di baciabanchi
contro l'assoluto
e grido un evviva relativo
da miscredente
anche a questa messa latina
che mi cullò bambino
e se sento ora
come allora
un suscipiat dominus
de manibus tuis
mi torna commozione
sino all'agnus dei
tanto che mi viene
quasi intonato
un veni creator spiritus
ma le note ultime
di questa mia vita
sono asincrone
e la speranza vi è abolita
come la geometria dell'inutile
che imperversa nell'osceno
di questo parterre politico
che mi tedia
c’è questo culto nuovo
della persona magica
che mi sa d'antico
di quello stantio
e lo temo
ma non mi resta
ora
che l'evangelo al grido di
vade retro satana
è un attimo
infine
naufragar nei giorni
che ancor mi attendono
girovago tra i versi
voglio solo
un domani lontano
questo epitaffio
al volar delle ceneri mie
era dolce il giorno
e perfetta la notte
ma sono volato via
vanni 2008 ottobre
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