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09/11/2008 09:09 | |
ritornare è un movimento
di spalle, un’inversione
di marcia
- dal cuore alla testa -
dentro la casa, potenze:
la frutta ammaccata ha il ricordo
d’un bacio,
forchette e coltelli fanno le fusa
un po’ di soppiatto
un bicchiere di voce ti stringe la vita
il disordine pigro dei libri
- come sangue che cola -
raggruma parole e fiocchi di lana
sopra il divano, le ossa
le grucce pigiate dentro gli armadi
un grumo di calze, scarpe e borsette
hanno il peso dei sassi
asciugami, tappeti, candele, cuscini
sono un popolo in pace
la legge è dei fiori, sul davanzale
potente è la forza del tetto
che chiude la crepa
il nido protetto dai venti
la goccia che punge la fiamma
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10/11/2008 09:18 | |
ho letto e riletto questa poesia moltissime volte, forse per coglierne un senso, forse solo per ammirarne la "potenza" dell'originalità e della bellezza che emana.
ne colgo la vita autonoma di ogni cosa che ci circonda, la potenza che ha di portare una storia dentro di sè, ricordi o anche il futuro.
è un ritornare, come dice la prima strofa (che poi è quella che immediatamente cattura l'attenzione), forse non dopo tanto o da molto lontano, forse solo da un luogo dell'anima all'interno del quale non si riusciva a vedere, e riscoprire tutte le cose.
si potrebbe analizzare ogni immagine, ma non mi pare il caso... avevo pensato di riportare quella che più mi aveva colpito, ma non è possibile, poichè ognuna ha una sua "potenza" e mi colpisce con sensaioni differenti.
cmq sia... BELLA! |
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10/11/2008 15:04 | |
non riesco ad assaporare completamente questa lettura, vorrei farmici assorbire, ma il momento non è dei più propizi.
Ti giungano, cmq, i miei complimenti per un testo così fluido e denso di significati.
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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20/11/2008 09:37 | |
"Anna della magia", dove gli oggetti di caSa accolgono un ritorno in modo Disneyano. Si addice proprio la colonna sonora dell'Apprendista Stregone, che parte lenta con quelle pause e man mano diventa sempre più incalzante. Una lettura con quel ritmo, ci vedo, posata tutta sui toni grevi, con piccoli acuti sulla scene di vita degli oggetti. Poi le potenze a moltiplicarsi, quasi ad esplodere, se non intervenisse la potenza delle potenze: il coperchio, a costringerli tutti nella scatola o tu che fai l'ultima magia, quella di richiuderti la porta di casa alle spalle. _______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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20/11/2008 10:43 | |
E' molto bella. Di solito non leggo interamente le poesie lunghe. Ma questa mi ha spinto fino alla fine.
L'ho interpretata come un'ossservazione dettagliata del 'nido' famigliare, della sua 'potenza'. Dei ricordi che lascia: da un centrotavola con frutta ai libri, dai calzini ai fiori sul davanzale.
E poi l'immagine di tutta una vita descritta cosi poeticamente in 'sopra il divano, le ossa' mi ha dato proprio il senso di una vita passata in quel 'nido'.
Non sò l'interpretazione di -apassoleggero- però a me, vista in quest'ottica, mi ha emozionato parecchio.
Bella.
**CuCcIoLo**
webmania.community.leonardo.it/[Modificato da fegem 20/11/2008 10:45] |
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29/11/2008 09:43 | |
e a salutare i nuovi poeti di questo forum
ognuno di voi ha colto aspetti che sono ben presenti nei miei versi ma non è solo una descrizione della mia casa è stato davvero un "ritornare" alle mie cose, alla mia vita dopo alcuni giorni passati fuori per "cause di forza maggiore"
a tutti voi un grazie sincero,
Anna
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29/11/2008 22:17 | |
Potenza è la tua voce Anna, la tua parola di attento poeta;
potente è la mano con cui afferri i concetti nascosti delle cose e le manipoli come vuoi, più potente di quello stesso coperchio di Daniela,
potenza delle potenze.
Ti abbraccio e ti ammiro
Sebastiano |
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01/12/2008 23:04 | |
Eccolo li! Ecco perche mi portava ad Ulisse: Il vaso di pandora!!!
Nell'ultima strofa bellissima
potente è la forza del tetto
che chiude la crepa
il nido protetto dai venti
la goccia che punge la fiamma
Il coperchio di Daniela, la superpotenza. Grazie magica Anna.
Sebastiano |
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02/12/2008 16:11 | |
Sebastiano, grazie a te...
Anna
p.s. ti avevo scritto un fffffzzzzz l'hai ricevuto?
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02/12/2008 16:14 | |
Certochessi e ti ringrazio.
Abbraccio
Sebastiano |
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02/12/2008 16:25 | |
E' davvero potente la forza di questi versi, a partire da quel movimento di spalle quasi impercettibile a quella decisa inversione di marcia.
In questo forum sto imparando ora a percepire le sensazioni più che a cercare di dare una interpretazione ai versi.
Quello che percepisco è una forte amarezza data dal constatare che a volte può essere quasi doloroso ritornare alla consuetudine. E' come dover gustare dei cibi senza sapore o che si rivelano tali, dopo aver assaggiato le spezie della vita.
Perdonami, non sono bravo a commentare.
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02/12/2008 16:35 | |
a non esser bravi a commentare e stavo rinunciando a lasciarti un commento alla tua ultima tanto mi sento impedita
il tuo commento mi piace come pure tutte le varie interpretazioni lasciate e non importa, sai, cosa volevo dire o scrivere: spesso non lo so neanch'io...
grazie,
Anna
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