Il bianco dell'inverno

Non devi sporcarlo, il mio bianco!

Ridammi il colore!

Non devo mai più farmi rubare
pastelli lasciati ad oziare sul bianco
Di rami d’abeti , lo voglio il mio banco
e di bianco le vette

e cime di rami;

a stento trattengono il peso del chiaro
che cade uccidendo le foglie gia’ morte.

Mi ricorda un po' le ore di disegno alla scuola primaria, quando ci dicevano di tenere puliti i bianchi e le luci. E quando si disegnava la neve, con quei contorni di cielo. E pure la sacralità del bianco della neve, quella che solo i bambini possono "violare" senza sporcarla. Al contrario a loro viene violato il bianco(innocenza) in tutti i modi che conosciamo, privandoli con tante barbarie, anche dei colori.




E brava! Complimenti anche per le 7poesie che hai in copertina: un record. Hai ragione, sei proprio la nostra prezzemolina

Opperbaccolina...a quelle non ci avevo fatto caso...sfuggite.

Vado a godermi il mio sano momento di gloria.

Grazie, davvero grazie.
Non so che scrivere
Mando un bacio e spero basti.

Reb

Ci avverto una certa rabbia in questa poesia, non maligna nè distruttiva, diciamo un po' malinconica, però pregna della voglia di riscattare e di proteggere un'innocenza che, probabilmente, è stata già scalfita. Forse riferita agli altri, dopo essere stati costretti a perdere la propria? In ogni caso bellissima anche per la qualità e l'evocatività delle immagini (mi vengono in mente i "pastelli lasciati ad oziare sul bianco")