Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Mareggiare

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2008 00:56
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02/12/2008 17:02
 
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Distesa

su un cristallino tappeto

seguo il moto

dei pensieri

che ad uno ad uno

confondendosi

si mescolano

come onde.

Uguali,

cullano in silenzio

il mio corpo inerte

abbandonato al fresco

richiamo della brezza

che sfiora

ora lieve,ora giocosa

la trama della mia serica chioma.

Fulgido il sole

scalda il tormento

che accompagna

questo lento movimento.

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03/12/2008 13:07
 
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mi sono sentita chiamata in causa da questo...mareggiare! :)



ciao Syria
ho letto tutte le tue poesie, facendone una scorpacciata! [SM=g27987]
devo dire che sono abituata a ben altri ritmi, cercando di meditare sulle parole degli altri per entrarci dentro, per sentirle mie, in un modo o in un altro.

dicevo, ti ho letto con attenzione, ma...
...ma non sono riuscita ad entrarci dentro, a sentirle anche un po' mie.

forse è anche questione di forma, ma spesso le trovo inconcludenti... mi chiedo: ok, segui i tuoi pensieri e ti lasci trascinare...
ma quali pensieri? tante parole solo per raccontarci che i tuoi pensieri sono come onda e che tu, cullata dalla brezza e scaldata dal sole, li insegui?

inoltre, il verso troppo breve spezza la lettura interrompendo la frase ogni due parole, ci sono troppi aggettivi ridondanti (cristallino tappeto, fresca e lieve brezza, serica [SM=g27994] chioma, fulgido sole, lento movimento).
io la sgraverei moltissimo dai troppi giri di parole che fai per esprimere un concetto così semplice.

ovviamente questo è solo il mio punto di vista, ma spero che potrà aiutarti a rivedere i tuoi lavori per migliorarli sempre! [SM=g27985]


[Modificato da Maredinotte 03/12/2008 13:08]
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03/12/2008 13:22
 
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Grazie per il tuo commento che ho apprezzato tantissimo....
Diciamo che in sostanza non è proprio quello che volevo dire..
c'è il concetto del "tormento" interiore come puoi ben notare che si richiama metaforicamente al mareggiare, che io non posso far altro che assecondare in senso psicologico (pensieri) e in senso metaforico (onde)..

Comunque scrivo da 6 mesi!

Un abbraccio!!! [SM=g27985]
[Modificato da Syria 80 03/12/2008 13:22]
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03/12/2008 13:39
 
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ehehhe...si, avevo capito che la parola più importante di tutto il testo doveva essere proprio TORMENTO, ma non l'ho menzionata proprio perchè non hai raggiunto lo scopo...

mi spiego: se io avessi voluto parlare del mio tormento interiore, avrei dato un'ambientazione molto diversa alla mia poesia, utilizzando delle immagini meno pacate...
se penso al sole che scalda, alla brezzolina lieve, alle onde in "lento movimento", penso ad una bella giornata di sole primaverile, stesa sulla sabbia calda... penso a qualcosa di oltremodo rilassante, in evidente contraddizione con un tormento interiore, che logora, che è tempesta, che è forza e che non si asseconda se non mediante la stessa forza.

comunque, tutto quello che ho detto prima, non cambia alla luce di questa tua spiegazione... resta, in me, la sensazione di incompiutezza. ma sarà solo un mio problema?

un abbraccio a te! [SM=g27985]
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03/12/2008 21:52
 
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Certamente il mareggiare non è un immagine tanto pacata visto che s'intende con questo verbo,un moto ondoso..
Per rievocare l'idea del tormento non bisogna a mio avviso utilizzare per forza immagini devastanti...
Il tormento proprio perchè s'insinua nella mente è silenzioso,continuo, sottile,come un tarlo..
Comunque ovviamente anche questo è un mio modestissimo e personale parere,per tanto contestabile.. [SM=g27988]
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03/12/2008 22:21
 
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Syria, non voglio farmi portatrice di verità assolute, per carità.
il mio è un punto di vista, ma il punto di vista del lettore è importante per sapere se, le parole che abbiamo scritto, vengono percepite con lo stesso intento anche dagli altri.
potrebbe anche non importarti nulla di ciò che pensa chi legge... ma credo che in tal caso terresti tutto nel quaderno e non lo diffonderesti nel web.

in ogni caso, sempre secondo la mia sensibilità, il tuo mareggiare è solo nel titolo, mentre leggendo la tua poesia, non si sente quel fragore tipico del mare in tempesta (e non ti parlo di doverlo descrivere necessariamente a parole, ma proprio del ritmo, del suono, dell'atmosfera che hai ricreato) ma anzi, si sente la calma più calma che c'è... a questo punto, il titolo che hai dato, invece di essere esplicativo, cozza col resto del testo e, addirittura, diventa fuorviante.

che poi il tormento sia silenzioso..bhe, non lo so. c'è tormento e tormento, ma le reazioni ad esso possono essere di svariato tipo. una cosa che mi tormenta, ad esempio, mi rende irrequieta, internamente ed esternamente.

ma ripeto... non mi faccio maestra di nulla, porto il mio pensiero, personalissimo e opinabile, che vuole essere un modo come un altro per ragionare insieme agli altri di poesia e dei suoi possibili risvolti. [SM=g27987]

ovviamente lo scritto è tuo e solo tu puoi sapere esattamente quello che volevi trasmettere... io ragiono su cosa ho sentito, magari ascoltando qualche altra opinione, potrai davvero sapere se sei riuscita nel tuo intento oppure no! [SM=g27991]

buona serata.
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04/12/2008 07:46
 
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Voglio dimenticare inizialmente il contenuto, perché penso che ci siano cose più immediate che saltano all’occhio nella serie di poesie che ci hai presentato. Un contenuto, è normalmente dato per scontato, profondo o leggero che sia e generalmente resta intoccabile. Possiamo entrarci solo con le nostre interpretazioni e rendendo note le sensazioni che trasmette. Qui mi pare urga ben altro, prima di un’analisi contenutistica. Quindi la mia verterà sullo stile, che ritengo acerbo e colmo ancora di ingenuità poetiche. E credo che non te ne avrai a male, visto che dici di scrivere da soli sei mesi, se la mia analisi sarà severa.

D’altra parte pensa a me, faccio “poesia” dal 2001 e ho trascorso due anni da sola a scrivere più o meno come te. Dal 2003 ho cominciato a volermi confrontare e puntualmente sono arrivate le legnate, da chi le cose me le diceva più o meno con garbo. Se ora scrivo in modo presentabile è grazie al mio leggere e al mio ascoltare, all’essere umile a riconoscere la mia piccolezza, a mettermi sempre in gioco, a non fermarmi mai nemmeno davanti a porte impossibili, quelle che danno la sensazione che varcandole, bisognerà cominciare ancora tutto daccapo. Se anche a te va di percorrere la strada del migliorarti, questo nuovo forum puoi considerarlo il primo passo, con noi qui ad aiutarti, secondo tutte le nostre possibilità. Sarebbe come attraversare un secondo stadio di maturazione, il passaggio dall’incoraggiamento fatto di buonismi, che forse ti hanno concesso altri luoghi, alla consapevolezza che la tua ricerca di identità poetica deve continuare attraverso un percorso assai impegnativo.



Passerò in un secondo post, all’analisi stilistica di questo testo, già scelto da Roberta per i suoi commenti, che sento in toto di sostenere.



[SM=g28003]
_______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world

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Post: 70
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04/12/2008 08:06
 
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Ho letto con attenzione tutti commenti di questi post.

Del messaggio, il mio commento non faceva cenno ma, meditandoci su ( le poesie devono fare pensare...) ho pensato a tutto meno che ad una mareggiata.
Leggendo i tuoi versi, difatti, mi sono totalmente dimenticata del titolo che non avrei legato al testo. Difatti non l'ho fatto e non mi ricordavo fosse questa quella che avevo commentato.

E' vero che si diventa criptici, facendo della poesia, ma le sensazioni, le emozioni ( anche se non dettagliate ) devono arrivare.

Ogni persona segue un proprio percorso poetico che si svuluppa solo leggendo di tutto e di tutti perche' e' nel confronto, nel carpire i messaggi di un testo nascosti nell'andare a capo proprio li', negli spazi vuoti che distanziano una strofa dall'altra, nell'adoperare vocaboli di accordi scordanti.

Mi sono legata alle meditazioni di entrambe le colleghe che mi hanno preceduta.

Buon viaggio, allora! [SM=g27985]


Rebbuccia


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05/12/2008 22:11
 
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Vi ringrazio per i commenti...in effetti quello che io cerco non è solo un incoraggiamento, o appunto "buonismi" ma il consiglio,la correzione..altrimenti non migliorerò mai..
Sono contenta che su questo forum ci si soffermi su tanti dettagli come l'analisi contenutistica e stilistica...anzi,ogni critica è accetta.

Daniela...certo che voglio migliorarmi, ma a volte non so come..
Certo..leggo tanto,non solo libri,romanzi,ma anche poesia di altri cercando nel frattempo di farmi uno stile tutto mio, perchè sono ancora "acerba" come hai detto tu.
Per cui..forza è coraggio!
Ti ringrazio per questo invito a camminare con voi!
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08/12/2008 09:43
 
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Cara Syria, apprezzo molto questa tua umiltà: è alla base e voglio avvicinarmi anch'io a te con umiltà, pur cercando di avviarti a quel grado di tecnica indispensabile, perché tu possa realizzare in poesia quello che ti dettano la tua mente e il tuo [SM=g27998] .

Per questo, prima di passare al testo, mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con te. Vorrei che esprimessi i tuoi gusti in fatto di letture poetiche, di autori e se c'è un autore che preferisci, e perché. Iniziamo di qui, così sappiamo come poter indirizzare il nostro lavoro. Magari trova anche un testo e pubblicalo in questo topic, liberamente, di una scrittura che ammiri come modello.



Ti aspetto [SM=g28003]
_______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world

08/12/2008 16:02
 
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Devo esprimere il mio apprezzamento ed i complimenti per la tua volontà di metterti in gioco con l’umiltà che dovrebbe contraddistinguere tutti noi.

Come al solito non entro nei contenuti, ma mi limito ad un suggerimento formale.
Intanto il vezzo di scrivere un rigo sì ed uno no è solo una difficoltà in più che si crea al lettore.
Chi legge deve essere messo nelle migliori condizioni per poter apprezzare il testo che ha davanti, ed il dover scorrere con il mouse un testo che starebbe in una videata, è sicuramente una distrazione inutile.
Un altro consiglio è quello, inizialmente, di sfrondare il testo di qualunque orpello inutile, tutto ciò che risulta ridondante va eliminato, aggettivi, pronomi possessivi, pronomi personali, sostantivi che ripetono i concetti di quello precedente ( a meno che non si ricerchi uno stile che fa un utilizzo spietato di tali elementi).
Poi si rilegge il testo e si aggiungono eventuali elementi dovessero risultare utili alla lettura ed alla comprensione. Ricordarsi sempre che un testo non deve specificare tutto, deve lasciare la possibilità al lettore di meditare e cercare il significato o le emozioni che più sente vicine.

Con il tuo permesso vorrei, a solo titolo di esempio, far vedere come potrebbe essere condensato il tuo testo senza cambiare una sola parola, ma eliminando quello che avverto come superfluo.


Distesa
seguo il moto
dei pensieri
che si mescolano

come onde
cullano in silenzio
il mio corpo inerte
abbandonato al
richiamo della brezza
che sfiora
la trama della mia chioma.

il sole
scalda il tormento
che accompagna
questo movimento.



Ovviamente non voglio dire che il testo così ottenuto sia il massimo, magari ci si deve lavorare un pochino ma alla fine il risultato sarà, tecnicamente, notevolmente diverso e più fluido.
[Modificato da anumamundi 08/12/2008 16:09]
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Post: 18
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09/12/2008 18:41
 
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Wow...grazie anche a te!!
Il testo così è molto scorrevole,ma il mio guaio è che io sono innamorata degli aggettivi..

Per Filodiseta: grazie per i tuoi consigli...ora penso un pò a qualche autore e posto qualcosa..

Grazie ancora..
[Modificato da Syria 80 09/12/2008 18:41]
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Post: 412
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10/12/2008 00:53
 
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Re:
Syria 80, 09/12/2008 18.41:

Wow...grazie anche a te!!
Il testo così è molto scorrevole,ma il mio guaio è che io sono innamorata degli aggettivi..

Per Filodiseta: grazie per i tuoi consigli...ora penso un pò a qualche autore e posto qualcosa..

Grazie ancora..



Sai Syria cara, un tempo anch'io ero innamorato degli aggettivi (probabilmente tutti lo sono stati e tanti lo sono ancora)poi ho capito che l'aggettivo è un addobbo spesso superfluo, come tanti articoli e preposizioni.
Il verbo è sostanza vera e la poesia deve essere riempita di sostanza vera, e non addobbata sennò è un albero di Natale. Tutto questo perchè la poesia, con un linguaggio particolare e sintetizzato, deve esprimere il totale essenziale. Discorso diverso per la prosa che invece va anche addobbata in base allo stile e non ha problemi di sintetizzazione. Questo è ovviamente il mio pensiero, ma sono convinto che sarai soddisfatta quando ti leggerai più essenzialista.
Poeta lo sei, devi solo sperimentare nuove e più soddisfacenti forme
e ti assicuro che quello che può venir fuori può essere speciale.

Ciao


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Post: 89
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10/12/2008 00:56
 
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Parola di maestro! [SM=g27991]

Reb [SM=g27988]
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