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02/12/2008 17:02 | |
Ho svuotato
il sacco dei ricordi
in una sera d'inverno
non trovandovi altro che macigni.
Sola,
indugio rincontrando
spettri evanescenti
che come fili sottili,
quasi invisibili,
intrecciano la trama
di una tela
cheaffannata e sudata
ho nascosto
scavando tra le sabbie
di terre lontane.
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04/12/2008 19:48 | |
Ecco, ti discosti un attimino dalle altre riguardo il linguaggio che trovo meno classicheggiante o, direi, meno influenzato da letture più o meno decadentiste. A mio modesto parere devi lavorare sulla struttura compattandola un tantino, allungando un pò i versi e cercando di eliminare quanto più è possibile gli aggettivi.
Quello che noto, leggendoti, è una bella poetica interiore che però non riesci ad esteriorizzare del tutto. Non aver timore di provarci,
libera la parola senza filtrarla e, soprattutto, esprimi ogni singolo sentimento senza parsimonia.
Dopo aver scritto leggi ad alta voce ed ascoltati, noterai da te eventuali inceppature, che nei versi corti sono frequenti.
Questo Syria carissima è soltanto il mio parere e se mi permetto di darti un qualche suggerimento è perche in te c'è la poesia, devi solo
confezionarla adeguatamente al tema.
Ti abbraccio e scusami
Comunque mi piace quello che scrivi e mi fido di te sul "come" lo puoi scrivere.
Sebastiano |
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05/12/2008 22:03 | |
Sebastiano...grazie per avermi letta e commentata!
Altro che scuse...io voglio essere corretta!!
Ho apprezzato i tuoi consigli tanto..in effetti hai ragione, scrivo da pochi mesi e ho tantissimo da imparare..
Grazie di tutto. |
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07/12/2008 01:49 | |
Dopo una così attenta e scrupolosa lettura da parte di Sebastiano cosa volete che rimanga da dire...
L'idea di fondo è molto buona e con un poco di esercizio riuscirai pure ad esprimerla al meglio..
Saludos |
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