|
23/12/2008 17:49 | |
Se venisse il vento
sotto queste ali,
se venisse il vento… |
|
|
24/01/2009 21:46 | |
invece è solo neve
che livella
_______________________________
Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
|
|
25/01/2009 20:36 | |
Invece la stagione
ignara dei tuoi ritmi
risolve in uno sbuffo
le tue insistenti noie.
Hei, bello, sto cavolo che sei stanco, afflosciato.
Tu adesso ti dai una mossa e infarcisci il mondo di te!
Con affetto
Reb |
|
30/04/2012 14:44 | |
Se venisse il vento...? Provi a continuarla? Lo so che la sua bellezza risiede proprio in questa grandissima forza evocativa che solo tre versi le possono conferire ma...se la continuassi e la inserissi nella Rubrica Poesie?
Piaciutissima.
Laura. Laura______Raggio di Sole21. |
|
02/05/2012 11:50 | |
lo farei entrare nelle fessure delle mani
per dare vita a carezze audaci
sul bianco senza respiro dei marciapiedi |
|
04/05/2012 17:42 | |
spoglierebbe la sabbia
da queste mie vesti
logore di ossessioni,
se venisse il vento
nel mio ventre
sarebbe silenzio.
Laura.
p.s. altra prova. Correggetemi, per favore.
[Modificato da Raggio di Sole21. 04/05/2012 17:51] Laura______Raggio di Sole21. |
|
04/05/2012 18:17 | |
con piacere, visto che l'addetta alle correzioni sono io
Raggio di Sole21., 04/05/2012 17.42:
spoglierebbe la sabbia
da queste mie vesti
logore di ossessioni,
se venisse il vento
nel mio ventre
sarebbe silenzio.
spoglierebbe la sabbia
dalle vesti, logore di ossessioni
e sarebbe silenzio il vento
nel mio ventre
così la vedo
il "queste" lo reputo facoltativo. l'ho eliminato per il tipo di versificazione che ho scelto. mi risultava un verso troppo lungo
mentre il possessivo, una volta basta e avanza. è comunque sempre un richiamo autobiografico che andrebbe appena percepito. come vedi ho eliminato la punteggiatura a fine verso ed ho preferito una costruzione meno sul filo della cronologia. come si dice ho dato una mischiatina alle carte.
devo dire però che anche solo senza quel possessivo, non sarebbe male, forse più imbastita, rigida, ma comunque un discreto inizio
Così:
Raggio di Sole21., 04/05/2012 17.42:
spoglierebbe la sabbia
da queste vesti
logore di ossessioni
se venisse il vento
nel mio ventre
sarebbe silenzio
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
04/05/2012 18:20 | |
lastrega65, 02/05/2012 11.50:
lo farei entrare nelle fessure delle mani
per dare vita a carezze audaci
sul bianco senza respiro dei marciapiedi
e già che ci sono do una strigliatina alla mia streguccia
ché a lei basta una grassettatura per capire al volo
p.s. ma dove sei finita, streguccia???
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
04/05/2012 19:17 | |
Raggio di Sole21., 04/05/2012 17.42:
spoglierebbe la sabbia
da queste mie vesti
logore di ossessioni,
se venisse il vento
nel mio ventre
sarebbe silenzio.
D'accordo col capo sull'eliminazione del primo possessivo e sulla verseggiatura originale allargata al centro. Trovo però un leggero "vuoto" nel suono dell'ultimo verso che così da solo non mi pare che si elevi più di tanto. Penso che l'aggiunta di una "e" che lo congiunga al suo stesso sospeso gli può dare più velocità.
spoglierebbe la sabbia
da queste vesti
logore di ossessioni
se venisse il vento
nel mio ventre
e sarebbe silenzio
Che ne dite?
Il ritmo non subisce alterazioni, solamente va riempita una pausa.
E mi sembra più equilibrata anche la massa grafica.
|
|
04/05/2012 21:53 | |
Avete ragione. Sto sempre attenta a non usare gli aggettivi, specialmente i possessivi. Me lo insegnasti proprio tu, Sebastiano. Se posso trasformo un aggettivo in un sostantivo. Questa volta non mi sono concentrata. Per quanto riguarda la congiunzione devo confessare che non ci avevo proprio pensato o meglio inizialmente il verso era leggermente più lungo ed aveva una "e" centrale ma non é la stessa cosa.
Mi piace molto la versione di fabella oltre a tutte le altre ma, perdonami, in questo caso, non SENTO molto la "è" al terzo verso.
spoglierebbe la sabbia
dalle vesti, logore di ossessioni
e sarebbe silenzio il vento
nel mio ventre
Grazie.
Laura. [Modificato da fil0diseta 04/05/2012 23:46] Laura______Raggio di Sole21. |
|
07/05/2012 22:45 | |
eccomi eccomi...ci sono poco perchè devo scrivere in piedi.(ahi la schiena che malissimo mi fa)...
lo farei entrare nelle fessure delle mani
per dare vita ai graffiti opachi
sul bianco senza respiro dei marciapiedi
se venisse il vento a spezzare i salici
portando i rami a schiaffeggiare il cielo
|
|
08/05/2012 08:09 | |
oh povera te, col colpetto delle streguccia. spero che adesso vada neglio... io invece non so, a inizio settimana batto sempre la fiacca... sarà per il peso del w.e.
ma vorrei tornare a Laura, alla e che la perplimeva. io sento indifferente il lasciarla o toglierla, ma dimmi perché tu non la senti. così per approfondire [Modificato da fabella 08/05/2012 08:10] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
08/05/2012 08:17 | |
lastrega65, 07/05/2012 22.45:
eccomi eccomi...ci sono poco perchè devo scrivere in piedi.(ahi la schiena che malissimo mi fa)...
lo farei entrare nelle fessure delle mani
per dare vita ai graffiti opachi
sul bianco senza respiro dei marciapiedi
se venisse il vento a spezzare i salici
portando i rami a schiaffeggiare il cielo
sento troppo forte l'immagine dei rami che schiaffeggiano il cielo. non so, comprendo che è quasi impossibile sostituirla, perché è esattamente quello che vuoi dire... eppure mi piace poco
l'unica è trovarci un significato di protesta. lo stesso che vela tutta la poesia, nel suo contenuto. e che sia protesta anche nei confronti della poesia, che per forte che sia pare sia impotente nel contribuire a cambiare le cose (sarà così )
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
08/05/2012 10:15 | |
fabella:
ma vorrei tornare a Laura, alla e che la perplimeva. io sento indifferente il lasciarla o toglierla, ma dimmi perché tu non la senti. così per approfondire
[Modificato da fabella 08/05/2012 08.10]
Non ho messo la "e" nella mia versione perché trovo che marchi maggiormente il ritmo e renda di più la "stanchezza"; ripensandoci se mantenesst la struttura poetica originaria separerei i primi tre versi dagli altri, se seguissi quella di fabella andrebbe la "e" ma allora non dovrei cambiare la struttura metrica.
Il mio parere é del tutto opinabile, ovviamente.
Laura______Raggio di Sole21. |
|
08/05/2012 11:33 | |
sìsìsìsìs, parliamo di una cosa scritta bene. tutti i pareri sono opinabili. siamo qui solo a provare se non dimostrare la plasticità, la malleabilità delle parola, come diceva Sebastiano da qualche parte.
ora riporta con l'esempio quello che hai detto, anche illustrando la tua struttura metrica
meglio discutere con gli esempi alla mano "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
08/05/2012 12:42 | |
fabella, 08/05/2012 08.17:
sento troppo forte l'immagine dei rami che schiaffeggiano il cielo. non so, comprendo che è quasi impossibile sostituirla, perché è esattamente quello che vuoi dire... eppure mi piace poco
l'unica è trovarci un significato di protesta. lo stesso che vela tutta la poesia, nel suo contenuto. e che sia protesta anche nei confronti della poesia, che per forte che sia pare sia impotente nel contribuire a cambiare le cose (sarà così )
ma è un grido di protesta Fabella...ne hai colto benissimo il senso...volevo spezzare il pianto dei salici, accumunandolo alle vite che si stanno gettando via per denaro, vorrei che il pianto diventassero rivolta, anche i graffiti opachi miravano a questo, è un bel complimento per me che tu l'abbia sottolineato...inizialmente di là era questo:
sarà la rivolta dei salici
piangere con le fronde tese
a schiaffeggiare il cielo |
|
08/05/2012 12:55 | |
se fosse asciugare il pianto:
se venisse il vento
a dire ai salici
come tendere i rami
per sfiorare il cielo
ma io vorrei che il pianto si trasformasse in grido, e vorrei che la poesia avesse un ruolo più dominante in questo.Sembra che i poeti siano stati un pò pigri in questo, lasciando alla satira il compito della denuncia, a parte qualche fazione giovane (o i "soliti irriducibili") dove l'entusiasmo sopperisce all'esperienza ma viene ignorato dall'elìte.Però anche questo sta cambiando, lo sento, lo respiro nei versi nuovi,nei blog,nei libri e il mio impegno a migliorarmi nello scrivere tende anche a questo. A far sentire la mia voce...tanta la strada da fare, perchè di cose da dire ne ho molte dentro, raccolte ogni giorno per strada, qui a Roma, nei centri sociali, in quelli d'aggregazione, all'università, ma il mio limitarmi per lo più al personale è il segno dell'insicurezza nella forza nel mio uso della parola ( cosa che in prosa mi succede meno)in poesia. Devo anche dire che questo percorso sta cambiando anche il mio modo di scrivere in prosa però... |
|
08/05/2012 17:39 | |
lastrega65, 08/05/2012 12.55:
se fosse asciugare il pianto:
se venisse il vento
a dire ai salici
come tendere i rami
per sfiorare il cielo
ma io vorrei che il pianto si trasformasse in grido, e vorrei che la poesia avesse un ruolo più dominante in questo.Sembra che i poeti siano stati un pò pigri in questo, lasciando alla satira il compito della denuncia, a parte qualche fazione giovane (o i "soliti irriducibili") dove l'entusiasmo sopperisce all'esperienza ma viene ignorato dall'elìte.Però anche questo sta cambiando, lo sento, lo respiro nei versi nuovi,nei blog,nei libri e il mio impegno a migliorarmi nello scrivere tende anche a questo. A far sentire la mia voce...tanta la strada da fare, perchè di cose da dire ne ho molte dentro, raccolte ogni giorno per strada, qui a Roma, nei centri sociali, in quelli d'aggregazione, all'università, ma il mio limitarmi per lo più al personale è il segno dell'insicurezza nella forza nel mio uso della parola ( cosa che in prosa mi succede meno)in poesia. Devo anche dire che questo percorso sta cambiando anche il mio modo di scrivere in prosa però...
la sento comunque sempre un po' lirica... perché non provi con il rap... e visto che hai tanti contatti (hai nominato i centri sociali), potresti dare i testi a qualche gruppo che li porti in musica nelle piazze. pensaci, io sono qui e ti posso aiutare anche a percorrere quella strada, se tu la senti "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
19/08/2015 00:32 | |
al_qantar, 23/12/2008 17:49:
Se venisse il vento
sotto queste ali,
se venisse il vento…
anche qui, caro Sebastiano, la formula dei tre versi mi porta alla struttura metrica dell'haiku, quindi asciugherei il primo eliminando il "Se" che non è indispensabile in quanto il verbo lo sottintende; al secondo verso inserirei l'azione ed eliminerei "queste", ma tu mi dirai: queste sta ad indicare che mi riferisco alle mie ali...
ed ecco la soluzione: un " mi udisse" al terzo verso, dove il cambio del verbo implica una speranza che si fa quasi preghiera e il "mi" riporta tutto il discorso all'io parlante:
venisse il vento
a spingere le ali,
mi udisse il vento...
Che ne dici?
A me piace molto il senso di sospensione, ed il lettore non può non completare con il senso di quei puntini, cioè (a mio parere):
quanto è difficile volare dove l'aria sembra opporre resistenza quando si è stanchi di lottare per raggiungere un sogno ad alta quota!
Avrei bisogno di un vento che mi sollevi perché vorrei volare, elevarmi lontano dalle costrizioni dei percorsi quotidiani, oh, se la forza immensa di un soffio animato potesse esaudire il mio desiderio di salire in alto e perdermi nell'azzurro, libero di essere me stesso!
...Ma il vento dov'è? Esaudirà il mio desiderio, o è esso stesso solo un vagheggiare della mente? Dovrò solo rasentare questa terra, e tra curve e sassi camminare?
Io l'ho letta così.
Ciao.
______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
|