La fiera della pateticità

Si ricerca il senso in una partita vuota
e il coraggio giace sul mento mentre
il sudore sa di sbornia

Mi chiedi, tra il randagio e il lauro
se il prezzo da pagare può conoscere
castigo e arrovello, sbuffo, balbetto

cedo al passo di qualche banconota
sputata al vento. Mi inverto di sapori
e non è una festa dimenticata al santo

un prestito disinteressato o un affare
del tutto personale. E' una giostra che
non volteggia su un contratto mai stipulato.





Francesca Coppola

accattonaggio?!

franci... cara... spiegaci! io non ci ho capito niente!!!
chi è che ti chiede soldi? ahahahahah

jamm... veramente, spiega un po'!

Roberta che ti devo spiegà?
toglierei l'interpretazione personale, la magia di leggere e vederci almeno a primo acchitto quello che vogliamo!

te lo spiego in pvt! se proprio ci tieni e cmq è una situazione, quella descritta, del tutto personale.

tutto avviene senza il peso o il piacere di una responsabilità scritta
un contratto insomma (non dico di più ). e tutto sembra una partita vuota, dorme il coraggio di rischiare qualcosa in più, ci si lascia andare ancora volentieri al vizio e all'accidia e il rapporto con l'altro è una sorta di conduzione separata degli interessi, magari anche quello di stare a tavola assieme.



eheheheheheheh boh!

ecco si brava. Va tutto ricercato nei rapporti affettivi e non, dovuti, taciuti, rispettosi ecc.
E' nella quotidianeità.