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08/05/2009 12:19 | |
quando mi trova sveglio
ci guardiamo -oramai
mi guarda con tristezza-
tra di noi c'è un filo di stelle
e il nodo tra me e la notte
è il contrario del sonno
dai nostri discorsi è strano,
che nasca l'alba;
mi sento come un quadro
di rossi e di blu,
davanti a questo piango,
e rimango eterno stupore
devastante e inutile
è quando il più delle volte
m'abbandona
e mi sento sveglio eppure morto
ma in realtà non intendo dormire
casomai, aspettare
mentre la notte parla di sciocchezze
e cammina sui tetti
a piedi nudi |
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08/05/2009 12:23 | |
Splendida!
l'attesa sfibrante del giorno, notte come tormento, da graffio sulla schiena. Eppure mi sembra sia solo una metafora di uno stato angoscioso, tutto interiore. L'attesa. Poi la lotta.
Potrei stare qui ore a parlarti, di quello che mi trasmettono questi versi.
Grande!
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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09/05/2009 11:11 | |
oddio!!! mi ci sono sentita dentro...
quando la notte m i ritrova insonne e mi chiacchiera sciocchezze nell'orecchio, ed io la amo, mentre mi riempie e poi mi lascia vuota.
davvero tanto bella!! |
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11/05/2009 19:35 | |
"dai nostri discorsi è strano che nasca l'alba"
Sempre un piacere leggere le tue Poesie
Grazie a te
I let fall flowers of blood |
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12/05/2009 12:26 | |
vi ringrazio gente, le vostre parole mi fanno sempre un gran bene..
abbraccioni
franz |
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