in coda

E poi mi metto in coda ai miei però
con spiccioli alle dita
ancora in tempo per una razione
prima che li scivoli tutti via.

L’affitto della carne
su scrittoi in abbandono
sarà visto, ritirato
e avrò le chiavi e più di una cantina

dove lasciare in polvere gli archivi
inizi di fughe incostanti
qualche straccio per coprire
il ruvido mestiere dell’ incerto…

a due a due in parallelo
fin giù a sgretolare pietre
e ribellare sangue in soluzioni
a scarti sui diametri





simina

(permetti simina: una variazione sul tema "commento")


vorrei chiedere un aiuto a mamundi riguardo questo verso

una tua analisi metrica se ti è possibile, per favore, Leonardo

Allora, io direi che questo verso è sicuramente un senario sdrucciolo (= 7 sillabe ) la sua suddivisione metrica è:

a/scar/ti/sui/dià/me/tri

Qualcuno potrebbe essere indotto a pensare che la suddivisione possa essere :

a/scar/ti/sui/di/à/me/tri

questo sarebbe possibile se nell'incontro di una vocale forte (la "a") ed una vocale debole (la "i") l'accento cadesse su quest'ultima,dunque si avrebbe uno iato e le due vocali andrebbero divise.

Essendo nel nostro caso accentata la vocale forte (la "a") si ha solo un dittongo e, com'è noto, il dittongo non viene mai diviso nella suddivisione in sillabe.


Spero di esserti stato d'aiuto...

su una regola che non ho mai approfondito. sui dittonghi, o svicolavo, o era l'orecchio a non farmi sbagliare.


Mi sei stato molto di aiuto, Grazie






(ma quante volte sei tornato a mettere faccine)