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Ridicoli e molesti

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2009 15:02
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18/06/2009 14:41
 
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quanti pali a rischiare l'Oriente
pretesto di un largo che mi sveglia
in anticipo, con la presunzione in fasce
dormono i soffitti alla schiera
di un venerdì qualsiasi

Mi monti di jolly a collocamento sicuro
se l'onore svende gesti sconclusi


Francesca Coppola




"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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18/06/2009 14:50
 
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Francesca, non l'ho mai chiesto, ma mi accorgo che per riuscire ad afferrare l'essenza della tua poetica mi necessita qualche elemento che me la possa rendere fruibile. Per me sarebbe importante avere questi elementi per almeno un paio di tue poesie già pubblicate qui. Ho notato che ce n'è qualcuna con pochi commenti, ecco, prova a darmi una chiave di lettura di queste ultime, perchè possa cercare in seguito di "camminare con le mie gambe" nei tuoi versi.

E' davvero singolare osservare la capacità che hai di trasformare la tua poetica adattandola alle circostanze. Mi riferisco in particolare ai controcanti, che ho avuto modo di leggere in questi mesi, nei quali il tuo verso è lineare, a tratti fin troppo percettibile ed invece nelle tue opere estemporanee usi un linguaggio ed una sorta di costruzione sintattica che oserei definire assolutamente personale. Ecco perchè, se ti va, mi piacerebbe capirne qualcosa di più di questi tuoi versi che altrimenti rimangono un mistero assaporato per meno della metà.

[SM=g27995]
[Modificato da anumamundi. 18/06/2009 14:52]
________________________________________________________________
Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi

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Post: 988
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18/06/2009 15:02
 
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ecco si, si può fare...
è una richiesta sacrosanta e giustissima, ma non ti spiegherò il loro significato, non perchè non voglia farlo ma non sono sicura di saperlo.

Posso darti degli elementi, come lo stato d'animo in cui ho scritto, il momento esatto, i pensieri che mi attraversavano, si, decisamente posso farlo.




Due sere fa un'amica mi ha chiesto di uscire con altre amiche.
E tu mi dirai embè?
una di queste è la protagonista di un mio testo sull'amicizia che pubblicai un pò di tempo fa e dal quale partì il discorso sull'amicizia e sul rancore. Ecco nasce tutto da lì, dalla richiesta di trascorrere un venerdì qualsiasi insieme solo come pretesto, come scusa, come pedina (jolly) da potermi muovere ora, solo perchè è sola e non è più fidanzata e non sa come trascorrere il tempo...
E' un pò più chiaro?



Fai pure domande... [SM=g27988]






"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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