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04/07/2009 23:35 | |
Era la paura di perdersi
spenti
come il far del giorno
che non entra
a rincuorare un’onda
sui margini di salite in discesa
a te
la chiusa,
il programma ancora,
un soffio al nostro tempo
tra le sfumature in cadute
mie,
una speranza nel pugno
simina ________________________________________________
J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver |
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06/07/2009 17:02 | |
morgan4, 04/07/2009 23.35:
Era la paura di perdersi
spenti
come il fare del giorno
che non entra
a rincuorare un’onda
sui margini di salite in discesa
a te
la chiusa,
il programma ancora,
un soffio al nostro tempo
tra le sfumature in cadute
mie,
una speranza nel pugno
Ecco, per me questa è davvero bella e non abbisogna di alcun ritocco se non per quel "far e del giorno"
Davvero molto sentito questo frammento di solitudine |
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06/07/2009 18:29 | |
ma dici a me??
non avrei affidato niente a questa poesia, sinceramente mi ero anche pentita di averla pubblicata
però se lo dici tu, huhihuhi..sta cominciando a piacermi
grazie grazie grazie
mi hai fatto contenta!
già detto grazie?
ti abbraccio
simi ________________________________________________
J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver |
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06/07/2009 23:19 | |
Sai quante volte dopo aver cenato, poi si "spizzica" un pò qua un pò la, briciole comprese... ecco quella che sembra un niente infine poi è la vera bella cena... boh! sarà valido l'esempio... mah!
Comunque ha ragione Mattia questa è una bella poesia, trasmette molto e senza fare tanto rumore s'insinua!
Sempre più brava Simi, ma ormai si può non dire più.
Bacio
Sebastianovic |
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