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03/10/2009 22:10 | |
dalla terra osservavo incauto
lenta la marcia delle nuvole
così basse sotto un cielo intonaco
che dovevano per forza
camminare sui colli
tutto ciò avveniva
in un soffice azzurro,
quel solito azzurro terreno
di cui è fatto il cielo quando
è primavera
ma in questo tramonto d'autunno
si resta coinvolti
nelle mancanze all'apice
di un sole e di
una luna, sospesa
così piena,
al governo di un cielo -porpora;
un'unica fascia di abbaglio
violetto come il frutto del piacere
lei era la regina
dell'intervallo-
me ne muoio a veder morire il sole,
solennemente di spalle
come quando alla vita
si dice addio
/nel buio che insegue la luna
navigano le paure dell'universo/
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05/10/2009 08:54 | |
mi perplime questo tuo scrivere. dove sei? la trovo una scrittura troppo alla portata. ti preferisco funambolo, a tratti incomprensibile
mi spieghi un po'?
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Jai guru deva om
Nothing's gonna change my world
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08/10/2009 19:22 | |
che dirti, honey, ho sperimentato per la prima volta lo scrivere camminando, non preoccuparti non ho perso il mio tocco funambolo, sto solo aspettando di buttarmi giu qualcosa ;)
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