nella casa per due coi grattacieli grigio vento, ho dimenticato la candeggina delle scuole,
preghiere nelle chiese, il tempo di ogni attesa. Sull'asfalto l'urlo dei gabbiani,
dai balconi inni e luci.
Ho messo nel secchio le gambe e non mi è dato andare oltre la siepe che non conosce fiore, dove volevo andare io che ho chiuso la porta di casa lasciando al prato finto il primo benvenuto?
Ho cercato anche l'angolo migliore
con tintura faida te e tende appena lavate per noia ma il 12 marzo 2020 sognavo gatti morti, capisci Silvia?
la mattina su google sciorinavo premonizioni, solo smorfie ma volevi davvero il deserto?
A me l'indipendenza va nel giro vita stretta.
Sognavo gatti e poi piangevo e nessuna sveglia.
Senso di oppressione svelano le carte.
Voci. Voci. Voci. Che non riesco a contenere nella quarantena di una casa.
Non li ho giocati neanche al lotto, Silvia! Capisci? Eppure fra le necessità tutti chiusi, anche i cassetti e i gatti muoiono.
[Modificato da fil0diseta 01/05/2020 07:27]