"e poi, poi ti guarderò e saprò donarti un nome"

perché gli anni ricamano ricordi e abbonano
delusioni e gli altri saranno in grado
di vedere in te il cambiamento ma tu
non sarai certo più buona con te stessa

che la lotta più grande è quella combattuta
fra noi ed accettarci fa più male che
chiudere gli occhi e odiare l'impossibile

non ti auguro rimpianti e non parteciperò
ai rimorsi, figlia mia non rendere sinonimi
vivere ed esistere perché le verità più grandi
si raccontano attraverso vocali bambine




# deludi tutti, eccetto te stessa

29 agosto 2014


in ritardo di un giorno sui trentanove anni di mancata
condivisione che tutt'oggi uniscono i tuoi nonni
mi sento di dirti piccola mia, che il matrimonio
se da una parte dovrebbe consolidare, dall'altra
-quasi sempre- finisce con lo sfaldare le sicurezze
che certe non erano

che i pilastri si spostano fuori dalle mura domestiche
se pochi concetti di base non sposano la causa,
perché Ginevra: rispetto - dignità - altruismo
e sopraognicosa amore non devono annullarsi
sotto le sfide della rabbia, della reciproca
incomprensione, perché bisogna imparare
dai momenti di solitudo, perché un filo d'oro
messo al dito in un giorno qualsiasi
non giustifichi mai l'assenza


perchè occhi attenti sostituiscono parole
buttate in bocca, lanciate chissàdove
a gestire le paure, i fallimenti
e niente speranze

perché il vero miracolo non è incontrare l'amore
ma saperlo riconoscere e poi dargli fiducia
come un vaso pieno di terra e senza fiori
che ugualmente decidiamo di mettere al riparo
garantendo acqua e sole, casa e crescita dentro noi

in attesa di ciò che sarà abbraccio
tutti i segni che sai donarmi
perché ad ogni tuo movimento
quanta aria nuova nei polmoni

ti sento in qualsiasi paura
atta a vestire i buchi
della tua assenza

e scegliere fra cose minuscole
che mi parlano di te, rendono
questo diario la tua memoria


11 settembre

ricorda che i ponti spesso sono invisibili
che spazi immensi trovano recinti
in menti deboli, che la lettura apre
varchi altrimenti inaccessibili
la musica poi tocca punti inconfessabili
le scuse sono limiti autoimposti

nella samba che ci rende umani e coscienti
cercherò bimba mia di gestire la rassegnazione
che mi coglie all'ennesima notizia di un mondo
sbagliato e quella convinzione -collisione
di imparare a vivere attraverso occhi animali



19 settembre

quando adriano cantava l'emozione non ha voce
si riferita di certo a te, tu che ondeggi
fra i miei fianchi e sento muoverti
così lentamente, così silenziosamente
punti mani e piedi e allora non posso
che tormentarmi con le domande innumerevoli
e banali che attraversano qualsiasi mente
i tuoi occhi e tutto il resto come enigma da scoprire

Sento una sorta di inquetudine, in questi giorni, pensandoti. Quella di quando ci si sente di non poter essere vicini alla persone a cui vuoi bene. All'impossibilità di condivisione tangibile dei momenti importanti della vita. Il nostro filo è qui, sempre legato stretto. Qui dove scorrono le nostre comuni passioni. Dove scorre stima, fiducia, affetto reciproco. Ma nulla che possa rappresentare un dono che passi di mano in mano. Ma un dono io lo vorrei fare (a voi) col cuore. Per esempio, qualcosa che nasce al tempo stesso in cui qualcuno è venuto al mondo. Spesso ho parlato del mio desiderio di portare in qualche modo la poesia nelle scuole. Proprio in questi giorni mi è stato richiesto di presentare il mio progetto, dalla direzione didattica di una scuola elementare. Avrei intenzione di proporre l'idea anche ad un liceo scientifico. Così per dare inizio ad un esperimento che potrebbe approdare anche ad altri ambiti istituzionali. Sto con cura preparando la bozza che illustra il progetto stesso e i punti del suo programma.

A te, Francesca e al grande dono che la vita ti ha fatto, vorrei dedicare questo mio progetto, dandogli il nome della tua bambina

@ fabella
Anche nell'Istituto Comprensivo dove insegno (io sono della Primaria) stiamo facendo partire un progetto dedicato alla Poesia con la coordinazione di Alessandro Seri (Licenze Poetiche - MC, forse lo conosci), mi piacerebbe conoscere qualcosa di più di ciò che stai organizzando. Se vuoi ti lascio la mia mail: mbarbis@alice.it
@ francesca
Ti lascio il link di un percorso che prevede la pubblicazione in ebook, magari ti può interessare...(se trovo qualcosa d'altro te lo posto) writeinprogress.altervista.org/cose-scrittori-in-corso/

radikal60, 14/10/2014 15:24:

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@ fabella
Anche nell'Istituto Comprensivo dove insegno (io sono della Primaria) stiamo facendo partire un progetto dedicato alla Poesia con la coordinazione di Alessandro Seri (Licenze Poetiche - MC, forse lo conosci), mi piacerebbe conoscere qualcosa di più di ciò che stai organizzando. Se vuoi ti lascio la mia mail: mbarbis@alice.it

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sai l'idea mi frulla in testa da un po', da quando a Roma ne parlai con Davide Rondoni e lui mi disse: -allora signora, cosa aspetta. lei lo può fare.

adesso, al momento di mettere a fuoco tutto quello che ho in mente, non è facile creare una sintesi dei punti da sviluppare e degli obiettivi da raggiungere. non sapendo oltre tutto quanto tempo che mi verrà messo a disposizione. comunque, riguardo la scuola elementare sono a buon punto, visto che all'inizio della settimana prossima voglio presentare quello che mi è stato richiesto. quando avrò ultimato la stesura della bozza, ti farò leggere, così mi dirai che cosa ne pensi.

riguardo il liceo, non ho ancora contattato la preside. sai, per fare un passo alla volta. anche perché come periodo sperimentale in una scuola così grande, potrebbe bastare un solo quadrimeste. e poi, qualora funzionasse, far partire il progetto dall'anno prossimo.

eccomi qui!

volevo ringraziarti Daniela per tutto, per la vicinanza,l'inquietudine, il progetto, insomma già sai...


e anche a te radikal, per la dritta sull'e-book. Fra un po' mi rimetto a lavoro, sistemo tutto il materiale e vi fo' leggere, così mi date una mano...


Grazie, grazie mille!

quella che ti attende è la storia di una madre
non dirò ogni, che tutti i figli sono diversi
nel vestirsi questo mondo imperfetto e noi
a farci guidare dalle loro differenze, sarà nido
fatto di pagliuzze raccolte mano a mano e mai completo
stretto per non disperdere il bisogno della culla
più largo per contenere la paura che accompagnerà
la scoperta della strada

bella Anna!

eccomi qui fra una poppata e un'altra... la vita mi ha abbracciata e stretta a lungo, così non riesco a ritagliarmi uno spazio per riflettere, leggere,rileggere, pensare! ritornerò con tutte le modifiche apportate a questo dialogo intimo e vi chiederò ancora una volta pazienza e aiuto!

intanto chi può indirizzarmi verso un'eventuale pubblicazione? vorrei tanto poterlo condividere... chissà...

un abbraccio da noi due a voi tutti! a presto!

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