"e poi, poi ti guarderò e saprò donarti un nome"

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Francesca Coppola
giovedì 17 luglio 2014 14:24

***

ho sperato,è vero, è stato più d'un attimo
in cui l'ansia di quello che sarebbe potuto essere
quello che stava lì, già partendo da un nucleo
_così conosciuto_ fermentare, iniziare, rallentare

e poi i mesi a sospettare malanni che si aggirano
nelle tasche di un futuro che sa di radici scappate

Ho pensato a cosa leggere, spegnere o ascoltare
per fare di te un seme non semplice da incontrare

chissà se capirai quei nodi che solo le donne
sanno così spietati, quelli in cui oggi è fra un anno
e ieri non è mai accaduto

quelli che da un'unghia afferrano il sonno _come il male_
che addormenta le coscienze dei più deboli










6 febbraio, era lì già da un mese, era femmina e ancora non lo sapevo,ma lo avvertivo...
qui si susseguiranno tutti gli scritti relativi al medesimo evento,naturalmente non le inserisco in quanto poesia, è solo un momento di condivisione, perchè una nascita, una vita nuova è sempre accompagnata da un miracolo e in questo c'è tutta la poesia del mondo.


ili@de
lunedì 21 luglio 2014 09:10
Quel miracolo della vita che rinnova se stessa, quell'ansia che ti attanaglia nonostante le rassicurazioni. Quel senso di smarrimento e di panico l'attimo prima del primo vagito. Come le riconosco, come le sento ancora vive nonostante tutti gli anni trascorsi.

Grazie Francesca
annamariagiannini
lunedì 21 luglio 2014 14:07
quando ero incinta di jasmine, 24 anni fa, le ecografie non erano così precise. un ditino messo in posizione strana fece dire dai medici che era maschio. per ben tre volte. ma io continuavo a riferirmi al mio pancione con bambina mia, poi mi correggevo, e la volta dopo ancora bambina mia mi usciva dal cuore. Ho fatto il cesareo e quando mi sono svegliata d'istinto ho chiesto: come sta la bambina? Mia madre mi ha guardato sorridendo e ha detto: e come facevi a saperlo che è una bambina? un'infermiera si è girata sorridendo e ha risposto pee me: nessun errore di nessuna macchina può ingannare l'istinto di una madre. che gioia Francesca, sono davvero felice per te-
fabella
martedì 22 luglio 2014 09:38
Re:
Francesca Coppola, 17/07/2014 14:24:



qui si susseguiranno tutti gli scritti relativi al medesimo evento,naturalmente non le inserisco in quanto poesia, è solo un momento di condivisione, perchè una nascita, una vita nuova è sempre accompagnata da un miracolo e in questo c'è tutta la poesia del mondo.






credo proprio che per questo, tutti i tuoi scritti potrebbero restare in questa sezione, senza essere spostati come avevamo detto [SM=g8335]

se tanto mi dà tanto, saranno coinvolgenti a pieni di spunti di riflessione, di condivisione, di voglia di raccontare e scambiare l'esperienza... anche se per qualcuno, già lontana [SM=g8139]

non posso che unirmi a chi ti ha detto Grazie!

[SM=g7542]

Francesca Coppola
martedì 22 luglio 2014 12:37

***
come non si decide a chi scrivere,
come non si può scandire il momento esatto
in cui stomaco e sole si sposano legalmente
come i motivi non si possono sciogliere
e interrogare allo stesso tempo

così, proprio così sento di doverti almeno dire
che ti ho avvertito prima ancora del giro di routine
che ho sempre creduto in te, che il mio non essere
pronta a sostenerti riguardava le solite paure
puramente economiche e mai il dovere onnipresente

e la gioia, la nascondo sotto al cuscino
per non farti capire il terrore avvinghiato
ad un mancato sorriso

e fra me e me, io e te, noi
con tutto il sangue che avremo in comune
dimmi...

ma tu mi sogni Clara?
ascolti quelle bugie Andrea?
sei pronta a lasciare il guscio, creato perfetto
per una vita che di sapore dovrai inventare?

hai abbastanza fantasia, mio piccolo Leonardo?
avrai mani ingrandite in forma di preghiera Greta?
amerai i cartoni della mia infanzia Ginevra?
quelli opachi e cantati da Cristina D'avena?

e la musica, Nicole, sì la musica da panico
o quella capace di placare i pensieri
di un giorno sbagliato, di un urlo antico
di un amore esagerato?








___________________________________________________________

Vi ringrazio di cuore del sostegno e della condivisione davvero! non ci sono parole per esprimere quanto bene mi fate... [SM=g7831] [SM=g7831] [SM=g7831] [SM=g7831]

ili@de
martedì 22 luglio 2014 12:52
Re:
[SM=g3227796]
Ed io sorrido, ma non saprai mai perché!!!!



@
annamariagiannini
martedì 22 luglio 2014 15:29
Re: Re:
ili@de, 22/07/2014 12:52:

[SM=g3227796]
Ed io sorrido, ma non saprai mai perché!!!!


uff, ma io sono curiosa, e lo vorremmo proprio sapere!

@




Francesca Coppola
giovedì 24 luglio 2014 14:05

uffi! anch'io voglio sapere! [SM=g8139]

Francesca Coppola
giovedì 24 luglio 2014 14:14

****


ci saranno applausi oltre questi schiaffi?
ah! febbraio con tocchi da maestro
chiedi l'ora solo per passare il tempo

io sono come nove inverni pressati fra le gambe
in attesa di afferrare i dettagli di un fiore


ili@de
giovedì 24 luglio 2014 15:48
Re:
Francesca Coppola, 24/07/2014 14:14:



ci saranno applausi oltre questi schiaffi?
ah! febbraio con tocchi da maestro
chiedi l'ora solo per passare il tempo

io sono come nove inverni pressati fra le gambe
in attesa di afferrare i dettagli di un fiore






Di solito le donne in questo periodo della loro vita cambiano aspetto fisicamente, diventano più "luminose", "radiose", sapevo che ciò si riflettesse nell'aspetto interiore, ma non avevo avuto modo di verificarlo in poesia.

"io sono come nove inverni pressati fra le gambe
in attesa di afferrare i dettagli di un fiore"

[SM=g3227796]

@

P.S. L'inquietudine dei desideri produce la curiosità (Jean-Jacques Rousseau).
Mai avuto desideri inquieti; sarà per quello che non sono mai stato curioso? [SM=g8231]
fabella
venerdì 25 luglio 2014 10:16
Re:
Francesca Coppola, 24/07/2014 14:14:


****


ci saranno applausi oltre questi schiaffi?
ah! febbraio con tocchi da maestro
chiedi l'ora solo per passare il tempo

io sono come nove inverni pressati fra le gambe
in attesa di afferrare i dettagli di un fiore






poesia pura, Francesca. e tutto il resto si confà al nuovo scrivere libero della poesia.

quante sensazioni mi fai tornare alla mente e quanti piccoli aneddoti di percorso. mi piacerebbe risponderti da mamma e da nonna. mi porterò i tuoi testi in vacanza, ad agosto con l'intenzione di imbastire la parola di una voce fuori campo da riportarti a settembre.

intanto tu pubblica, pubblica... che questo tuo spazio è la storia del fiore che sboccia. e tutti ne abbiamo immenso bisogno [SM=g7542]
Francesca Coppola
venerdì 25 luglio 2014 18:33

e a me piacerebbe sentire anche ciò che vi provoca, cosa vi riporta alla mente... sì,sì Daniela mi piace la tua idea, un pezzettino di me con te ad ispirarti! [SM=g7831]


beh! Iliade questo tuo commento:



Di solito le donne in questo periodo della loro vita cambiano aspetto fisicamente, diventano più "luminose", "radiose", sapevo che ciò si riflettesse nell'aspetto interiore, ma non avevo avuto modo di verificarlo in poesia.

"io sono come nove inverni pressati fra le gambe
in attesa di afferrare i dettagli di un fiore"




beh! lo porto stretto, raramente un'impressione sui miei scritti ha generato lo stesso effetto di illuminazione in me... grazie!
fabella
sabato 26 luglio 2014 09:30
Francesca Coppola, 25/07/2014 18:33:


e a me piacerebbe sentire anche ciò che vi provoca, cosa vi riporta alla mente... sì,sì Daniela mi piace la tua idea, un pezzettino di me con te ad ispirarti! [SM=g7831]




allora, se ti va, mandami tutti i testi in privato, almeno continui a pubblicarne uno alla volta. e prima di partire ti racconterò anche qui qualche cosa che leggendo mi ha riacceso dei ricordi o mi ha suggerito di comunicarti qualcosa... [SM=g7542]

pensa che già giovedì o venerdì parto. e non me ne sto rendendo conto. il tempo è troppo brutto per realizzare di andare in vacanza [SM=g8172]
mi sembra lontanissimo agosto. e tu lo vedi sulla mia pagina fb, che non riesco a staccarmi dai miei pennelli shabby, invece di pensare a fare i bagagli [SM=g8231]
radikal60
venerdì 1 agosto 2014 16:04
Ciao,
un po' per volta sto facendo la conoscenza con i testi e le persone che animano questo bel posto. Comincio dalla prima tua postata in questo argomento: la trovo bellissima, con quella verità e intimità che solo il vivere un'esperienza attraverso la propria carne può dare. Un solo consiglio: mi sembra che gli ultimi due versi siano superflui (avevi già detto tutto in modo soave e poetico), soprattutto l'ultimo, in cui sembra quasi di sentire il sermone di un prete sull'altare. Però ognuno ha il proprio mondo di immagini e le proprie idee, magari per te è un verso essenziale...
Ciao e goditi a pieno questi momenti.
Francesca Coppola
venerdì 8 agosto 2014 14:37


***********************************************

sono le reminescenze ad aprire il viaggio
che poi delle tue scarpe così grandi
ed io ballavo, ballavo senza un vero vestito
coi codini che sapevano d'orzo

i tuoi specchi,la mia camera così stretta
e gli armadi con la bocca piena
allora, col sorriso fra le scapole
come (non) mamma
ignoravo i ragazzi di kiev


Francesca Coppola
mercoledì 13 agosto 2014 12:13
***** 25 febbraio

oggi il mare non è quello di sempre
mi disconnetto ad ogni bandiera persa
ho voglia di stupirmi ancora e altro
non attendo che la tua presenza manifesta
aldilà di nausee e stomaco brulicante
_giovedì farò la tua conoscenza
e il primo abbozzo da conservare_




****** 3 marzo

non assorbire tutto ciò che le mie orecchie
ascoltano. Imparerai presto che la bocca
non è strumento utilizzato nel migliore dei modi

c'è chi lo accorda così male, chi lo accarezza
e comunque non suona, chi per la boria di apparire
crepa le note e allora mio caro cuore
mancano storie da tramandare



*******

chi sei? e come mai ti presenti in pigiama?
ti ostini a non rispondere mentre gesticoli
passi all'indietro. E poi non mi guardi
nell'inseguimento.



******* 6 aprile

sarà domani il giorno in cui saprò darti
il colore di ogni cosa? la coperta
ha già le sue perline con tutte quelle risposte
che fanno tesoro dei sentori di una mamma

ti sento piccola e non piccolo mentre ignoro
i segni che qui e lì sono verificabili

i nomi sono quasi incisi, ma quando ti vedrò
solo allora i tuoi occhi mi apriranno al titolo
come sipario del film della tua vita



Carla.Aita
martedì 19 agosto 2014 18:26
So solo dirti che me la sento addosso come una giacca.

rossopapavero
sabato 23 agosto 2014 15:47
Ti leggo piano, sottovoce. E ti ringrazio per avermi fatto ascoltare un po' del tuo dialogo intimo e un po' di te. Non ho ricordi: sono donna, non madre. Ma sento ugualmente ogni verso, ogni parola. la bellezza della poesia.

e.


PS E gli auguri a voi e alla piccola sono col cuore.
radikal60
sabato 23 agosto 2014 21:23
Questo diario così intimo e così vero potrebbe diventare qualcosa, è già qualcosa per te, ma intendo qualcosa che valga la pena di essere pubblicato per diventare terreno comune, anche per chi non è padre o madre.
Francesca Coppola
martedì 26 agosto 2014 19:13


****

verrai e come paura più grande
il non riuscire a dare oltre l'amore
tutte quelle priorità che rendono
la tua vita migliore

se stanca sarò delle scelte
fatte all'ombra di ciò che immaginavo
e non sapevo _di che vita vivere allora?

sai, non ti insegnerò la costrizione
a sopravvivere, l'interesse falsato
la furbizia che ha attraversato tutti
tranne me

ma prima imparerò ad imbastire chicchi di riso
per dare ai tuoi occhi un nome non fiacco di labbra




----------------------------------------------------------------

vi ringrazio molto della condivisione, degli auguri e in effetti anch'io stavo pensando ad una sorta di pubblicazione, solo che è molto difficile, dovrei solo tentare di pubblicarlo in un e-book...

un caro saluto [SM=g7831]

Francesca Coppola
giovedì 4 settembre 2014 11:01


mi si arrampica fra i capelli questa dignità
come valore insostenibile di questi tempi
come tarlo e mai la prova che la differenza
si è vista nel momento esatto dell'offesa

Non chiedere e aspettarsi, agire e scomparire
prepararsi nell'attesa, pronti a fare i sì!
con la camicia stirata, con i piedi sulla linea
di partenza e mai vedere la meta, il punto
di congiunzione, il tunnel che trascende le scuse
e non capire, piegare, sbagliare

Smorfia distratta questa dignità, altezzosa a parole
diplomatica per gli scettici, inutile per i fannulloni

Dignità mia lascia ora che gli ulivi sono marci
nel bel mezzo di bandiere crocifisse, nel dilagare
di bisogni inaccessibili

O credimi ancora, quando non cado ma barcollo
nel vuoto che non mi stanca, come spazio
parallelo a questo esistere che ramifica gesti
e speranze e porta i forti al lunapark
con la cena dei miserabili



# combatti in prima linea per un mondo diverso _ 6/05/14
Francesca Coppola
martedì 9 settembre 2014 11:45

riscopriremo le favole insieme
quando conterò i ciuffi addormentati
sul tuo volto paffuto, lì nel momento
d'orgoglio per il mio piccolo miracolo

ti insegnerò a non sentirti mai inutile
che un innesto apparentemente superfluo
è comunque parte di un tutto (più grande)
che il valore è dato dalle persone
che il bene e il male trovano sponde sottili

e ti lascerò cadere, soffocando le paure
in nome dell'amore


____________________________________________---17 luglio
Francesca Coppola
martedì 16 settembre 2014 15:52


perché mi piace pensarti punto fermo
in un mare di isole, così da vincerti
con amore e sofferenza tipica di chi
si immola per un bene più grande

di miracoli persi fra i secoli Ginevra
avrai nuvole e sentinelle quando deciderai
a chi donare la tua guerra, per poi
cerchiare il giorno con una corona

dimmi allora se la strada ha promesso festa
e invece con il tuo cuore così piccolo
non hai pregato abbastanza



19 luglio


ili@de
martedì 16 settembre 2014 16:12
Neh, ma quanno nasce ssa criatur ? [SM=g10324]

Francesca Coppola
sabato 20 settembre 2014 10:17

la data ultima prevista è il 13 ottobre!

Francesca Coppola
sabato 20 settembre 2014 10:25


per quelli come noi non esistono
seconde possibilità, imparerai presto
che la scelta è così sadica, che l'abbandono
è condizione suprema, che per - troppo poco-
siamo inconsapevoli, senza colpe ma già
con le corde

ti insegnerò la volontarietà di qualsiasi incidente
che i percorsi, per quanto contorti, hanno mani
con l'età a giustificare architetture in apparenza
incomprensibili

che il tuono presagisce sempre un pianto
che i fiori forniscono colori all'emozione
che anche un'unghia priva della dovuta cura
può generare sofferenza, che niente amore
niente è casuale, ma che puoi vivere
senza per forza indagare i fili
a comandare le storie


22 luglio
radikal60
sabato 20 settembre 2014 15:50
Leggo sempre con piacere questo tuo dialogo con un figlio nascituro.
Spesso lo leggo apprezzandone le emozioni forti che il confronto-riflessione con questa vita futura portano. A volte, secondo me, l'esigenza del dire rischia di prevalere sulla forma, a volte le emozioni forti vanno un po' decantate e rese più asciutte. Nell'ultimo post, ad esempio, trovo che ci siano delle considerazioni meravigliose, potenti, ma qua e là diventano un po' contorte e "ipertrofiche".
Provo a dirti..

per quelli come noi non esistono
seconde possibilità, imparerai presto
che la scelta è così sadica, che l'abbandono
è condizione suprema, che per - troppo poco-
siamo inconsapevoli, senza colpe ma già
con le corde

L'incipit è potente, ma mi sembra che a partire da "così" (io lo sfumerei con "spesso", così come sfumerei quel "suprema" in "umana") si faccia meno lineare, anche a causa dell'inciso (è proprio necessario?). Il finale "senza colpe ma già con le corde" mi inciampa un po' ritmicamente

ti insegnerò la volontarietà di qualsiasi incidente
che i percorsi, per quanto contorti, hanno mani
con l'età a giustificare architetture in apparenza
incomprensibili

Sulla seconda strofa poco da dire, mi piace molto, forse metterei "e" davanti a "che i percorsi" e nonostante che, presa da sola, "hanno mani con l'età" sia una bella immagine, per la fluidità dei versi toglierei "con l'età".

che il tuono presagisce sempre un pianto
che i fiori forniscono colori all'emozione
che anche un'unghia priva della dovuta cura
può generare sofferenza, che niente amore
niente è casuale, ma che puoi vivere
senza per forza indagare i fili
a comandare le storie

Nell'ultima strofa toglierei "dovuta", (anch'io sono del partito di quelli che tendono ad alleggerire l'aggettivazione),poi se ho capito bene il senso, sostituirei "niente amore" con un più banale "senza amore" e concluderei facendo scivolare di più il suono con "ma che puoi vivere/ senza fili a comandare storie/"

Un saluto e in bocca al lupo!!!
Francesca Coppola
martedì 23 settembre 2014 12:10


ti ringrazio molto per tanti consigli utili... Non appena rimetterò mani al tutto, probabilmente li accoglierò volentieri. Infatti, quando mi sarà possibile vorrei farne un e-book scaricabile on line.

Ed hai perfettamente ragione quando dici che alcune volte mi perdo più in quello che voglio dire che nella forma. Credo che sia voluto, ma ciò non toglie che sicuramente va snellito.

Un caro saluto e mi aspetto altri consigli.
[SM=g7831]

Francesca Coppola
martedì 23 settembre 2014 12:23

****

non siamo fatti per stare da soli
ma neanche fra molti, siamo frammenti
di vita in carcere Ginevra
quanti angeli malfermi a controllare
a sbagliare sottoterra

ti insegnerò ad osservare e mai
a guardare, che la visione senza l'azione
allontana il cambiamento

che la città diventa inutile
nella spartizione del diritto dei più forti

Crediti sempre all'altezza anche senza età
ma non restare solo pensiero, testa grande
su una bici bucata




25 luglio
Francesca Coppola
giovedì 25 settembre 2014 11:17


si trema qui a mezzanotte
quanti luglio sulla pelle
eppure - non terra dei fuochi -
sei, non miccia d'invidia sarai

abiterai il vento che scalda la mia Napoli
e amerai le caramelle d'orzo fatte in casa
sarai perla fra le "quattro pietre"
lasciate dagli antenati e combatterai
i barbari, sdraiandoti su di un vicolo
stretto e buio, ma con una gloriosa storia
tutta da ricordare




# n.1 ama le tue radici, sempre
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