northernrock.
venerdì 12 giugno 2009 13:13
Aspettami negli androni a tarda sera
immobile
tra una nicchia e un paralume

oppure contro una cancellata
che ancora brilli per la luce
mentre porti via il diluvio
nel fumo di un’ultima sigaretta,
le tue labbra sul tramonto.

Arriverò
dopo aver lasciato il mio relitto
dinnanzi ad uno specchio -Narciso
morto baciandosi sui commutatori-
con un baricentro nuovo verso te,
il mestiere
di mentire a fin di bene
ed il solito sorriso penzolante dal taschino.

Sarà l’ora in cui i taxi
non prenderanno corse,
ora di lampioni dirottati al Polo sud ,
sarà come non esserci visti per un giorno,
ci stringeremo a lungo prima di parlare
nel silenzio recitato della rada,
nei versi di questi 20 minuti di te
e di me.
Suncity84
venerdì 12 giugno 2009 14:31
Aspettami negli androni a tarda sera
immobile
tra una nicchia e un paralume

oppure contro una cancellata
che ancora brilli per la luce
mentre porti via il diluvio
nel fumo di un’ultima sigaretta,
le tue labbra sul tramonto.

Arriverò
dopo aver lasciato il mio relitto
dinnanzi ad uno specchio
con un baricentro nuovo verso te,
il mentire a fin di bene
il solito sorriso penzolante dal taschino.

Sarà l’ora in cui i taxi
non prenderanno corse,
ora di lampioni dirottati al Polo sud ,
sarà come non esserci visti per un giorno,
ci stringeremo a lungo prima di parlare
nel silenzio recitato della rada,
nei versi di questi 20 minuti di te
e di me.



Ho fatto due o tre piccoli tagli e ti ho sottolineato quello che mi colpisce...


Bravo...

Ciao

Samanta
filodiseta--
mercoledì 17 giugno 2009 10:30
Re:


Molto, molto vicino in tanti passi al mio stesso modo di poetare. Leggendola sento la voce che si posa sui tuoi versi, come se fossero miei.
Poi invece ci sono espressioni che non mi ritornano alla lettura, quindi mi allontanano. Forse nelle parti che soggettivamente trovo più scontate.

Di per sè il "Narciso, morto baciandosi sui commutatori" lo avrei tolto anch'io. però credo, e mi fermo a credere perché mi manca il tempo per un'analisi approfondita, che sia una delle chiavi del tuo testo e inoltre rappresenti un equilibrio stilistico con altre parti della poesia.


Nell'insieme direi: molto bella

e ti abbraccio [SM=g27988]

northernrock.
mercoledì 17 giugno 2009 14:09
Solo per ringraziare e precisare la storia di Narciso [SM=g7760]
Avete pienamente ragione nel dire che si potrebbe eliminare, e dalle numerose riletture che ho fatto, il beneficio tratto sarebbe notevole come fluidità.
Non sempre però nel mio modo cerco la fluidità, anzi, certe volte lo faccio apposta di non farmi capire o da farmi capire solo dopo più riletture, per mezzo di immagini che mi colpiscono molto in fase di composizione.
In questo caso, come hai ben intuito, per me almeno, è la chiave di tutto il testo, di per sè abbastanza scontato, ma sincero.
A parte l'idea in sè di unire qualche cosa di così distante cronologicamente e concettualmente come la mitologia greca con i circuiti elettrici che, sempre sulla scia pitagorica dell'armonia degli opposti, mi ha sempre affascinato, come da due posizioni estreme arrivare ad un compromesso stabile ed in un certo senso "neutro".
La chiave ha una toppa che in questo caso è lo specchio.
narciso (elemento che, in quanto presente, diciamolo pure autoreferenziale)fu condannato ad innamorarsi della sua immagine riflessa presso la cascata presso la quale viveva, dopo aver rifiutato fior fiore di buoni partiti.
In questo caso, il suo tentativo di concretizzare questo suo amore, sarebbe stato vano ed al proposito mi è venuta l'idea del bacio che in questa fattispecie corrisponderebbe ad un immersione.
Di contro i commutatori sono mortali se associati all'acqua e questo è, per sommi capi, l'effetto che ha lo specchio sul protagonista, se vogliamo semplificare, una sorta di ridimensionamento istantaneo del proprio ego, magari proprio sottolineando la caducità della vita.
Comunque ogni altra interpretazione è lecita e\o ben accetta [SM=g27988] !!

Ciao e
grazie. [SM=g27989]

Francesca Coppola
mercoledì 17 giugno 2009 21:23


mi colpisce, arriva piena, come un fiume straripante ma allo stesso tempo dolce e un pò nostalgica. Aleggia tristezza nei versi, di un non - compiuto.

Cmq sia, piaciuta! [SM=g7831]

al_qantar
giovedì 18 giugno 2009 23:20
Bellissima la morte per commutatori!!!

Narciso è un personaggio che mi affascina, non per via della sua vanità ma perchè tra gli amori impossibili si è andato a cercare il più impossibile e quindi la più grande delle sofferenze.

Un testo degno di innumerevoli applausi Mattia, espresso alla tua maniera anche se con piccole novità ma sempre con quella magia che la tua poesia interiore riesce a trasmettere

Sempre grande amico mio

Sebastiano
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