Podría aprender a creerme viento
hacerme brazos que recorran tu cuerpo
sobre hombros maduros, ganándole el pulso
a lo absurdo de las esperas,
sentirte en los escondrijos
en mi intento de achicar el espacio,
arquitecturas que no tienen
los sabores del abrazo, suspiros.
Búscame en el palidecer de las ciencias
cuando te doblas en alternativas
y te haces piel, ladrón y otra vez piel
en distancias que no saben contener
el tropiezo de dos cuerpos,
nacidos para encerrar alientos
sobre el confín de su pecho...
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fingerai lo stesso
potrei imparare a credermi vento
farmi braccia e passare sul tuo corpo
sulle spalle basse e i polsi stretti
all’assurdo delle attese
e sentirti in nascondigli
quasi bastasse a far crollare
spazi, architetture che non hanno
i sapori degli abbracci, sospiri.
Cercami nello sbiadire delle scienze
quando pieghi in alternative
e diventi pelle, ladro e ancora pelle
in distanze che non sanno contenere
lo scontro dei corpi gettati a serrare
fiati, sul limite del mio petto
cambia leggermente la forma nella versione spagnola, ma il significato resta uguale