Mappa 20bis

ecco il doppio esperimento, la grafica originale e la "filosofia" della scrittura a mappe (31 marzo 2010)

fabella, 29/03/2012 20.19:

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ecco il doppio esperimento, la grafica originale e la "filosofia" della scrittura a mappe (31 marzo 2010)

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sono esperimenti che risalgono a qualche tempo fa oggi è saltato fuori il discorso per una nuova idea, parlando con Sebastiano. così sto riesumando qualcosa. la precedente è un po' il mio esempio limite Un altro esempio potrebbe essere questo. Un testo che fa parte di un duetto inedito con Anila

Decadimenti


forse i sentieri della pelle, le poiane        l’orto
fino ai canneti d’affaccio                   sul crinale
coricano venti per il bosco         che fa buona l’ombra
                                          
                                  appaga
        
       seti rovesce di una fonte, che fa d’acqua l’ombra
 
sarà dove coltivo i crisantemi
che la terra cambia colore
più d’un novembre               recita di spaghi
                                                      
                                          di sposalizi

nell’ infierire delle piogge
un transito                        un canale
e secoli                            accresce sentinelle
 
secoli di noce e quercia            come
                                  profitti  e rimanenze
 
il mare sembra un silenzio che pende
da nuvole a ponente
                     dai fiordi                     il decadimento


Forse più vicino all'idea di cui abbiamo parlato. Comunque le ho buttate lì, vediamo come e se si sviluppa la discussione

c’è un ramo, un foglio, un dislivello muschio

il resto romba        martelli che brucano

                                                           discriminature d’aria    

 
incupisce azzurro

 

la casa diviene presagio, letargo di castagne

sacrificio di topi e lucertole

dal  tramestio degli scavi fino al polso

alla carne di troppo

che chiude ogni fretta, ogni serranda

 

                                                           al massimo s'annuda

 

e il mare dentro, esce come solchi di pastello

al largo della mano,         oltrepassa il cerchio

                                                        asciuga terra

                                                   quale verde

                                         da nord-est

 

 

la casa diviene pretesa e orgoglio, messa in scena

anche il braccio stenta

fino dai salmi che dimenticammo

                                                                  quasi a crescere

                                          Babele ad ogni strato




(sempre dallo stesso duetto)

l'idea di cui si è parlato darebbe una valenza più forte, subordinata, ma anche non, delle parti che si distanziano dal corpo principale del testo

fabella, 29/03/2012 20.52:

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l'idea di cui si è parlato darebbe una valenza più forte, subordinata, ma anche non, delle parti che si distanziano dal corpo principale del testo

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ci rifletto e intanto leggoleggoleggo...che belle in duetto che siete.

queste sono solo mie. se vuoi leggerci insieme ti do lo linke senza problemi, perché anila stessa lo ha reso pubblico.


http://parentesisingola.wordpress.com/



sulla scrittura a mappe riflettici, e dimmi cosa pensi, specialmente della prima... secondo te, che mondi può aprire e quali magari chiudere, in poesia

fabella, 30/03/2012 11.49:

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queste sono solo mie. se vuoi leggerci insieme ti do lo linke senza problemi, perché anila stessa lo ha reso pubblico.


http://parentesisingola.wordpress.com/



sulla scrittura a mappe riflettici, e dimmi cosa pensi, specialmente della prima... secondo te, che mondi può aprire e quali magari chiudere, in poesia

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ok...oggi cambio degli armadi, arghhhhhhhhhhhhhh