Non si cambia dentro

Francesca Coppola
venerdì 8 maggio 2009 12:34

certi sogni sono bravi a scavare
trappole da rendere ostili
anche un bivio

come tattiche mendicate agli
scettici e sorrise su un tavolo
che non serve tè

A legare ragioni ad un continente
mi crea problemi e spesso investo
sangue costruendo barriere all'origine


un viaggio compiuto legando tregue
ai peli dell'ombelico. Ma credimi
non cambio




Francesca Coppola



Maredinotte
sabato 9 maggio 2009 11:09
franci.. scusa eh! ma quei peli dell'ombelico...mhmmm!! sono un po' schifidi! ahahahahah

a prescindere da questa immagine, sento in questa poesia la tua autoaffermazione, questo ribadire agli altri e a te stessa che, tra pregi e difetti, tu sei quella che sei e ti vai bene così, anche quando "sprechi" energie per issare barriere inutili...

si legge la tua determinazione che a volte però vacilla, come a quei bivi resi difficili, come quando cadi nelle trappole dell'insicurezza: perseguire un sogno o la razionalità?...mmm... come al solito riesco sempre a decifrare male le tue parole, di solito desisto lasciandomi cullare dalle sensazioni che mi suscita, ma questa chiede, a mio parere, una spiegazione, questa è una di quelle che vuole parlare chiaro!!! [SM=g27985]
Francesca Coppola
sabato 9 maggio 2009 11:18


Cosa vuoi che ti spieghi? eehhehe
ci hai letto abbastanza bene, cioè è un'autoaffermazione ma non in senso positivo. Nel bene e nel male sono quella che sono e non mi va bene così. Ci ho tentato a cambiare. Qualcosa ho smussato. Poi il niente.

E mi muovo costantemente nella ricerca di me, a capire quelle che cose perchè mi stonano, o il motivo per cui sono inflessibile, soprattutto con me stessa. Perchè mi richiedo troppo e mi aspetto così tanto dagli altri.


Quei peli... che schifo, si [SM=g27987] ma vedi che però ci hai preso il senso. Lo schifo e quello lo devi connettere al -non cambio-
Maredinotte
sabato 9 maggio 2009 12:38
ma mica me la dovevi dare tu la spiegazione?!?! ahahaha

dicevo che è una di quelle poesie che non si può leggere senza indagarne il senso... non è solo di sensazione, ma anche di concetto.

cmq... grazie della tua, che sicuro m ha aiutato a capirla! ;)

besos [SM=g28003] [SM=g28003]
anumamundi.
domenica 10 maggio 2009 17:06
Ogni volta che pubblichi un tuo testo passo minuti interi a cercare di decifrare le tue simbologie. Ci riesco raramente e quasi mai completamente.
Allora cerco di farmi prendere dalla musica dei tuoi versi, ma anche qui è difficile decifrarne le musicalità e lasciarsi trascinare.
Mi sono chiesto se fossi sintonizzato su lunghezze d’onda differenti dalle tue, ed ancora una volta ho avuto la netta sensazione che non fosse questo il motivo.
Ho pensato, allora, che forse non mi piacesse la tua poesia, ma ogni volta mi trovo a leggere parole, versi e strutture delle quali è come se non comprendessi i codici assemblativi, come se mi sfuggissero i legami intrinseci fra i vari elementi, ma verso i quali sento una forte attrazione.

Ancora una volta non riesco a commentare come vorrei una tua poesia; pur apprezzandone lo stile (anche se non mi si confà), ho come l’impressione di una mole enorme di pensieri ed emozioni che gravitino attorno ad un fulcro e tu ti sia prefissa il compito di controllarla.

Per esempio:

"A legare ragioni ad un continente
mi crea problemi e spesso investo
sangue costruendo barriere all'origine"

non riesco a vedere la casualità in questi versi, intuisco una forza interiore che preme per venire fuori ed è come se tu cercassi di controllarla per timore di rivelare, a te stessa ed agli altri, quello che questa potrebbe svelare.

Continuerò a leggerti, nella speranza che prima o poi questa forza l’abbia vinta sul tuo controllo e che finalmente tutti possiamo diventare partecipi del tuo (intuisco) meraviglioso mondo emotivo.
Francesca Coppola
lunedì 11 maggio 2009 14:42


caspiterina! che onore! [SM=g27987]
devo averti incuriosita abbastanza... [SM=g27988]
questo pezzo mi ha provocato dei problemi... URLA, per quanto è vero e ahimè più diretto di quanto volessi.


A legare ragioni ad un continente
mi crea problemi e spesso investo
sangue costruendo barriere all'origine



questa parte mi è sfuggita di mano, Leo.
In verità io mi offro a voi. Poi magari mi aiutate a capire...

Hai appreso dei punti fondamentali, troppi pensieri, troppe preoccupazione, sono iper ansiosa, irrequieta e tutto ciò mi provoca uno stato di allerta costante. Di qui, cercare il controllo dall'esterno ed ahimè, interno.

Quando e se un giorno, mi libererò non mi sentirò più io o forse non lo sarò più.

Grazie Leo!

[SM=g7831]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com