il genio e il saggio

il_complice
giovedì 15 ottobre 2009 02:15
parlerò per citazioni
dicendovi del saggio e
dell'uomo che sapeva tutto

per un'infinità di volte
l'uno si negava di ogni sfida
che l'altro di frequente
gli lanciava sassi

sciaf, sciaf,
quel raffinato guanto
sbatteva attònito all'aura impenetrabile
così, mosciamente

aveva il suono della rozza gomma,
lo scherno di una conoscenza
forse tachionica ma, certo
ostile alle forme del bilancio

-di facili finanze prodigo
si culla nel Loro, il genio

di natura dotandosi
fino a trasalire monda
la derisa invidia-


dal picco di quella sola altura
il saggio si avvedeva;
per la realizzazione regolamentata
non c'è cura
filodiseta--
giovedì 22 ottobre 2009 08:23
Seneca, nel "De constantia sapientis" espone, non per la prima volta, la tesi stoica dell'imperturbabilità del saggio; il sapiente non può subire offesa perché è in possesso dell’unico vero bene: la serenità interiore.

avevo scritto altro ma mi stavo perdendo [SM=g27995] , allora ti regalo una lettura

(punta il mouse su "lettura")

[SM=g7831]

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