arrivo, eccomiiiiiiiiiiiii. Fabian Cancellara mi stava facendo aumentare i battitti... poi non ce l'ha fatta. e Cavendish è caduto malamente. vabbé...
i "che" sono caratteristici nelle prime stesure, riportano ad un linguaggio grezzo, molto spontaneo. quando curavo la poesia come ho detto di recente, li temevo come la zizzania. ora mi capita ancora di eliminarne qualcuno, se davvero sono tanti e troppo vicini. il fatto è che cominciano a piacermi per la "poesia" che sto scrivendo. sempre se mi escono in dose accettabile e non siano particolarmente fastidiosi alla lettura
allora vediamo
annamariagiannini, 03/07/2014 14:35:
se io sapessi avrei finito di viaggiare
che di quanto poco conosco sbatto le ali
altrimenti qual è il dominio della poesia
se non il dubbio a riscaldarti il sangue
che tutto è da inventare e che il vento
tuttavia cambia strada come un capogiro
agitando la mano e nient'altro, nuvole
in testa ad esporre la carne e un bacio
che rovescia gli occhi e punta al centro
dove non sarei, se io sapessi
hai tolto l'ultimo che a me piace e mi piace di più anche tutto il verso delle prima stesura
e un bacio
che rovescia gli occhi e punta al centro
anche se non cambiarebbe nulla leggerla senza
e un bacio
rovescia gli occhi e punta al centro
il secondo mi torna meno e anche il verso in sé
che di quanto poco conosco sbatto le ali
forse lo riorganizzarei anche rispetto l"altrimenti" del verso successivo.. o addirittura il tempo del verbo. averi una mezza proposta, ma proprio perché il passaggio non mi è chiarissimo, aspetto te
mentre qui, credo che volendo si possa eventualmente operare una sintesi che li elimini entrambi
se non il dubbio a riscaldarti il sangue
ché tutto è da inventare e il vento
cambia strada come un capogiro
volendo, solo volendo... concludendo vedo meno bene solo il primo. gli ultimi due si prestano sia ad essere lasciati, sia ad essere tolti
avrò fatto confusione... presa ancora dall'emozione che mi ha lasciato Fabian