10/10/2012 11:05

Le dita incrociate scongiurarono
il nulla,
e all' angolo della strada, un uomo
sospirò alla destra e alla manca
delle parti, fede ricomposta
tra le sue spalle ferme.
Con gli occhi riversi al cielo e
a mani vuote, degustò il tracollo
tra le labbra sommesse di lacrime
flagello di stille purpuree.
Accolto l' infinito tra le braccia
si estinse nella mossa di tre respiri,
dondolando una fiaba su una culla vuota
e una corona di spine inflitta
percosse le tempie di un sognatore
flesso al lamento perpetuo
dell' immenso, tra le mani giunte
e non per vanto.

[Modificato da ggiacinto 10/10/2012 11:06]
sal@