La maggior parte delle volte scrivo poesie lunghe, ma qui c'è una strofa ripetuta
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C’è un vento forte, non riesco a dormire.
In altre dimensioni, l’impossibile
corre sul filo della realtà; mira lontano, dissolve
le catene, apre la roccia e vi pianta una foresta; tra muri diroccati
fioriscono lillà, le vipere si fanno
accarezzare, barattano il veleno con l’amore;
svaniti i sogni agitati c’è la luna
c’è un lago calmo e non ci sono mostri.
Pensavo al tempo come a un nastro rosa
da avvolgere ad un dito con lentezza
per lavorarlo a maglia a punto vita, agli attimi
come filamenti d’annodare e avvolgere a gomitolo
con i colori dell’arcobaleno
per ricamare a punto pieno
la tela dei giorni grigi e un po’ sfrangiati
su cui lasciare impronte di carezze.
Pensavo al tempo:
e se il tempo odiasse a morte questa vita, e fosse
il solo amante della morte?
“Pazza!”, mi sgrida il vento contro le finestre.
Allora tento
altri improbabili percorsi… ma trovo sbarre, cancelli
chiusi a chiave, muraglie alte come le montagne; c’è solo
un varco: ed è di là che mi allontano
e fuggo via veloce più del vento; mi trovo oltre, in altre dimensioni
e l’impossibile corre insieme a me
sul filo di una magica realtà:
mira lontano, dissolve le catene, apre la roccia
e vi pianta una foresta; tra muri diroccati
fioriscono lillà, le vipere
si fanno accarezzare, barattano
il veleno con l’amore;
svaniti i sogni agitati c’è la luna
c’è un lago calmo
e non ci sono mostri.
Rosanna Spina
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)