05/11/2008 15:31
non me ne vogliate se sono "scarso"
filodiseta, 04/11/2008 12.16:



(virgola), con ammiccamento strusciato a mezza scala, con la stola che cala e la sottana che scalcia



quando mi lasci, ballo da sola
corda di chitarra per le tue dita
poggiata alla scagliola, sono mille
sui lampadari a goccia ritorco l’onda
scompiglio il rosso al collo cavo, scavo
il gesso addosso abbianca a mezza scala
non senti che ti chiamo sul davanti



[SM=g27990]




Quando ti lascio non farmene una colpa
se sotto al portico il mio occhio
si sviluppa oltre l’incarnato.
Ci sono istanti in cui uno sguardo,
il semplice ondeggiare delle anche
o quei capelli sciolti sulle spalle
ispirano molto più di Schopenhauer

E’ quando maliziosa abbassi gli occhi
o sostieni il mio sguardo cercandone il contatto,
che la mia mente vaga
ed il davanti s’erge su cime tempestose.