Re: Di Gufo astrale e Carla Aita
Rebby., 28/04/2012 01.28:
Sulla barba del buon Dio
si è scucita la giornata
e i papaveri del loro colore
lasciano solo la scia dell'ombra
dietro la cascina che ha visto anime spennate
durante i tempi dell'Italia calante
dove l'arma era la pace
Unico fiore al sole
sette gocce come strali di potere
quattro versi che legati alla catena
non si tingono d'azzurro
ma di miele e di dolore
Come un passero distratto
che oramai non vola piu'
Nel verticale senso del rumore
le nuvole grigie assetano stragi di potere
ed una pietra si fa tomba delle resta di un barrito
Ho spesso detto quanto la poesia a 4mani sia sorpresa, soprattutto per gli stessi autori. Per l'amalgama dei linguaggi che dà origine a quella che io chiamo "la poetica del noi"
In questo caso avete dato una doppia morbidezza al vostro testo, mantenendo le note epiche dell'uno e certi guizzi di incisività dell'altro. Una sorta di completamento vincente, a mio parere, sempre ragionando nell'ottica relativa delle vostre singole poetiche.
Davvero bravi
... quelle
resta di un barrito, poi, riescono a mandarmi in brodo di giuggiole (bellissimo)
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)